Menopausa e ciclo mestruale
La pianta è nota fin dai tempi più antichi quando veniva utilizzata per tenere lontane le cimici e contro i morsi di serpenti
Parti utilizzate: rizoma e radice.
Appartiene alla famiglia delle ranuncolacee e cresce nei boschi o nelle foreste.
Le sue foglie di colore verde scuro possono essere lunghe fino a 70 cm e le sue infiorescenze presentano quattro petali. I frutti, che contengono numerosi semi, sono invece di colore marrone.
A scopo terapeutico, della pianta si utilizza il rizoma dopo aver proceduto alla sua essiccazione.
Può essere utilizzata come coadiuvante nei sintomi fisici e psico-emozionali legati alla menopausa quali vampate, mal di testa, sudorazione, palpitazioni cardiache, vertigini, depressione ed irritabilità aiutando il corpo a ritrovare un corretto equilibrio ormonale come dimostrato da dati clinici.
I principali e caratteristici costituenti comprendono i triterpeni cicloartanolici acteolo, acetilacteolo, acteina e cimicifugoside.
Oltre ad alleviare i sintomi della menopausa, la cimicifuga, è indicata anche per trattare artrosi, nevralgie e reumatismi.
Modalità d’uso: mezzo cucchiaino di radici polverizzate per una tazza d’acqua, bollire per 30 minuti, lasciare raffreddare. Dose: 2 cucchiai da tavola più volte al giorno, scaglionati nell’arco della giornata, fino a dose massima di una tazza al giorno.
L’estratto biochelato 5-10 gocce al giorno.
Si raccomanda: di non superare il dosaggio, in dosi elevate può causare vertigini, delirio, diarrea, problemi di vista, rallentare il battito cardiaco, problemi epatici e anomalie nella coagulazione del sangue.
Si sconsiglia: severamente l’uso in gravidanza, con problemi cardiaci, non con sedativi, con pillola contraccettiva e cure estrogene per postmenopausa, pressione arteriosa alta, carcinoma mammario, tumore uterino. L’erba è sicura nelle dosi indicate.
Si consiglia: per disturbi mestruali (crampi) problemi di menopausa, ipertensione arteriosa. È risultata in grado di favorire la regolarità del ciclo mestruale.
Con la sua componente: degli estrogeni rallenta la crescita del cancro prostatico. In ogni caso rispettare il dosaggio. Si consiglia: anche per il ronzio alle orecchie, ipertensione, crampi muscolari aggravati dalle mestruazioni.
Ha inoltre dimostrato di possedere discrete proprietà nel trattamento della cefalea, soprattutto quella di tipo “muscolo-tensiva”.
Effetti collaterali: occasionalmente disturbi gastrici e diarrea, vertigini con le persone sensibili.
La pianta è usata da decenni e non sono state riscontrate particolari controindicazioni. La pianta contiene estrogeno.
Da non usare: oltre 6 mesi consecutivi.