Coadiuvante tradizionale per il diabete
Nell’aumento della glicemia e sonnolenza post prandiale
nelll’iposecrezione gastrica; contiene, infatti, anche inulina.
Parti utilizzate: foglie, radici
La radice di cicoria è conosciuta per le sue funzioni amaro toniche, lassative, ipoglicemizzanti e diuretiche
La sostanza amara contenuta in essa, a cui si ascrivono la maggior parte degli effetti terapeutici è verosimilmente composta da lactucina e lactucopicrina.
Già nel 1939 alcuni autori misero in evidenza le proprietà ipoglicemizzanti della radice ed è stato osservato che essa è capace di contenere entro certi limiti la iperglicemia, determinata dagli amidi e dagli zuccheri nella dieta.
Modalità d’uso: preferibilmente foglie fresche nell’alimentazione
Infuso: foglie secche un cucchiaio da minestra per una tazza d’acqua bollente, coprire, lasciare in infusione 10 min, filtrare.
Decotto radici: un cucchiaino da tè delle radici sminuzzate per una tazza d’acqua. Bollire per 5 minuti, coprire, lasciare in infusione 15 minuti, filtrare, bere una tazza prima dei pasti.
La radice: seccata e tostata si può utilizzare come caffè.
L’uso: di cicoria fresca è consigliato per i diabetici, riduce la glicemia del 20-40 %.
Anteposta prima di ogni pasto principale.
Si consiglia: per anoressia, astenia, anemia, ittero ed epatismo, atonia gastrica, dermatosi, gotta, stipsi.
La cicoria è dotata inoltre di una chiara e spiccata attività antitiroidea, azione elettiva nella tiroide.
