Rimedio cardiosedativo
Utile nelle palpitazioni e nell’angoscia in menopausa
negli squilibri neuro-cardio-vegetali e nell’angina pectoris
Biancospino (Crataegus oxyacantha)
Parti usate: fiori, foglie, bacche.
Il gemmo derivato di Biancospino, ricalca l’azione e le proprietà dei fiori, ma possiede un tropismo per le arterie coronariche e per la regolazione del ritmo cardiaco.
Cuore, Vasi arteriosi, Sistema Nervoso Centrale, Sistema neurovegetativo, Alterazioni del ritmo cardiaco, Precordialgie “Manifestazione dolorosa localizzata al precordio.
In molti casi è di origine cardiaca, trattandosi di un dolore anginoso, conseguente a una situazione d’insufficienza coronarica.
Più raramente, può essere causata da disturbi di tipo reumatico o muscolare, o a carico del tratto digerente (esofagite peptica, diverticolo esofageo ecc.)”; Angina pectoris, Cuore senile, Stati d’ansia, insonnia, Ipertensione arteriosa
Ricco di bioflavonoidi: (rutina e quercitina), triterpenoidi, glicosidi cianogenetici, amine (trimetilamina, soltanto nel fiore), polifenoli, cumarine, tannini.
Considerato: cardiotonico, vasodilatatorio, rilassante, antiossidante. I bioflavonoidi rilassano e dilatano le vene, specialmente le coronarie, aumentando il flusso sanguigno.
Modalità d’uso
infuso due cucchiai da tè di foglie e frutti per una tazza d’acqua bollente, coprire, lasciare in infusione per 20 minuti. Filtrare, dose massimo 2 tazze al giorno. In commercio si trova anche estratto fluido e tintura madre, anche in pastiglie e opercoli.
Biancospino si trova sottoforma di gemmoderivato, in prescrizione 1 DH 25-30 gocce una volta al giorno per un periodo non superiore a 2 mesi continuativi di terapia.
Biancospino non agisce ad effetto rapido, bensì lento, ma sicuro
Agisce come ipotensivo, dilatando le coronarie e migliora l’afflusso del sangue al muscolo cardiaco, aumentando la sua forza di “pompaggio”. (Wichtl, 1993,p.162) (Weihmayr T, Ernst E. Homoopathie – Naturheilverfahren, Muenchen. Therapeutic effectiveness of crataegus, Fortscher Med 1996;114:27-9).
L’efficacia terapeutica del biancospino è generalmente riferita ad un’azione inotropa positiva cardiaca e vasodilatatrice periferica
con un profilo parzialmente diverso da quello della digitale e quindi con indicazione diversa. (Crateagus can be employed for cardiological indications for which digitalis is not (yet) indicated. Blesken R. Crataegus in cardiology. Fotscher Med 1992:110:290-2).
Si sconsiglia l’uso delle bacche. Dopo l’uso di 3-4 settimane, interrompere per qualche settimana, e quindi riprendere. L’uso per lunghi periodi può causare in alcuni soggetti la depressione, che dopo l’interruzione scompare.
Spesso si associa il: biancospino alla passiflora, valeriana, menta, vischio ed altre erbe in diversi prodotti erboristici, sempre con riferimento al disturbo, o disturbi da trattare.
Si sconsiglia: l’uso del biancospino in gravidanza e durante l’allattamento.
Vino di biancospino: vischio 100 g, biancospino 50g, vino bianco un litro, lasciare a macero per una settimana, filtrare. Si beve un bicchierino da liquore prima dei due pasti principali nei disturbi della menopausa (tachicardia legata alla menopausa), insonnie dei cardiopatici.
Sottoforma di MG: si consiglia per tachiaritmie, extrasistolia, angina pectoris, insufficienza cardiaca iniziale nella miocardiocoronarosclerosi, ansietà e insonnia (Bourin M., Bougerol T., Guitton B., Broutin E. GIS Medicament, Faculte de medicine, Unite de Psychopharmacologie, Nantes, France. A combination of plant extract in the treatment of outpatients with adjustment disorder with anxious mood: controlled study versus placebo. Fundam Clim Pharmacol 1997;11;127-32),
Alterazioni del circolo coronarico: precardialgie. Regola la pressione arteriosa, sedativa a livello del sistema nervoso centrale.(attività antipertensiva, secondo Benigni: la sua azione … si svolge essenzialmente sui vasi che sono dilatati per azione diretta. La presenza di procianidine oligomeriche nel fitocomplesso di biancospino può contribuire all’attività miocardioprotettrice.
(Chatterjee SS, Kock E., Jaggy H., Krzeminski T. In vitro and in vivo Investigations on the Cardioprotective Effects of Oligomeric Procyanidins in a Crataegus Extract from Leaves with Flowers. Arzneimittelforschumg 1997:47:821).
Associazioni: Nell’eretismo cardiaco associare a MG tiglio, nell’angina pectoris a MG sanguinella, nell’asma a MG viburno lantana.
Disponibile anche in fiale monodose abbinate con gli oligoelementi o Oligranuli (Mn+Co+I) per il trattamento dell’ipertensione arteriosa.
Il succo di biancospino fresco si trova nelle erboristerie in bottigliette da 200 ml (dose settimanale), da tenere nel frigo, oppure in astuccio da 20 ampolle da 10 ml in dosaggio giornaliero.
Biancospino possiede l’attività ipolipemizzante ed antiaterosclerotica, estratto alcolico di biancospino previene l’aumento della lipidemia e della colesterolemia, accompagnato da una ridotta deposizione di lipidi nei tessuti.
L’effetto che trova conferma in altri studi sperimentali e sembra proprio anche di altri fitocomplessi della stessa famiglia, è largamente descritto nella medicina tradizionale cinese. (World Rev. Nutr Diet 1995;77;147-54) (J.Trading Chin Med 1995;15;178-9) (Institute of Medical Plant Development, Chinese Accademy of Medical Sciences, Beijing, Camparisons of pharmacological effect and LD50 among four kinds of Hawthorn fruit Chung Kuo Chung Yao Chih 1994;19:454-5, 510).
Il biancospino può potenziare l’attività di farmaci inotropi ed ipotensivi somministrati contemporaneamente
I flavonoidi totali calcolati come iperoside, metodo di determinazione: farmacopea italiana. Corrisponde a 2,5 mg di principi attivi, pari ad una posologia di 10 mg/die di flavonoidi).
Non sono noti effetti collaterali o altre precauzioni d’uso nel dosaggio raccomandato.