Prof. Paolo Mainardi
Personalmente sono contrario agli antiacidi e agli inibitori di pompa protonica in quanto l’acido nello stomaco funge da scudo protettivo dell’intestino e consente una adeguata demolizione del cibo, questa controllata dallo stesso intestino a sua protezione.
Ovviamente non sono l’unico a pensarla così, ci sono articoli in letteratura che riportano la pericolosità di questi farmaci soprattutto se prolungati nel tempo, la stessa FDA riporta degli alert sul loro uso.
Se la frutta assunta dal mattino a digiuno, crea fastidio significa che l’intestino si è arricchito di batteri diversi da quelli utili a noi, questi infatti sono quelli che dalla fermentazione delle fibre ricavano gli acidi grassi a corta catena (SCFAs), che sono il diretto nutrimento delle nostre cellule intestinali e dai quali il fegato può sintetizzare quello che serve alle altre cellule.
In pratica non mangiando la frutta si mette alla fame le cellule intestinali, certo si eviteranno anche le fermentazioni prodotte da ceppi batterici che … non ci dovrebbero essere (i batteri).
Così facendo il microbiota intestinale diventa fortemente. I suoi batteri non hanno alcun problema, in quanto eterotropi, possono mangiare di tutto e da tutto ricavare il loro sostentamento, il suo corpo no.
A volte è necessario introdurre verdure a foglie verdi se il problema persiste inizialmente, un modo per meglio favorire l’assorbimento è grattugiare verdure di stagione alla juilienne aggiungere un cucchiaio di olio extravergine (proprietà lipofile) e mezzo limone spremuto (digerisce le verdure) , lasciare riposare da 2 – 3 ore, chiuso al buio in frigo, portare in tavola prima di mangiare carboidrati o altro, aggiungendoci Aceto, senza sale gustosità di verdure fresche e croccanti.