Gli esseri umani vivono in un perenne stato di sogno.
Sognano quando il cervello dorme, ma anche quando è sveglio.
Hanno saputo creare un grande sogno esteriore, il “sogno della società”, costituito da innumerevoli sogni personali” familiari e di comunità.
Questo sogno esteriore possiede una grande quantità di regole che sono state inculcate fin dalla nascita.
Abbiamo così imparato come comportarci in una data società, cosa credere, cosa è bene e cosa è male, bello o brutto, giusto o sbagliato.
Non abbiamo scelto queste credenze e queste regole ci siamo nati e le abbiamo apprese secondo un processo di “addomesticamento” in cui le informazioni sono passate dal sogno esteriore a quello interiore, andando a formare il nostro personale sistema di credenze.
A questo punto non c’è più bisogno di “istruttori” esterni giacché diventiamo noi stessi i nostri giudici.
Tutto ciò che crediamo su noi stessi sul mondo rientra in quel sogno interiore, che tuttavia ci è giunto dall’esterno e che ci impedisce di vederci per come siamo veramente.
“Siamo nati nella verità, perché siamo i costruttori del nostro personale universo, ma siamo cresciuti nelle menzogne più grandi della storta dell’umanità è quella della nostra imperfezione”
– Don Miguel Ruiz – modificato Francesco Ciani