Permeabilità intestinale induzione di infiammazioni allergiche

L’articolo Decrease of specific and total IgE levels in allergic patients after BCG vaccination: preliminary report[1] riporta che in seguito alla vaccinazione contro la tubercolosi (con il bacillo Calmet-Guérin) sono diminuite sia le IgE totali che quelle specificamente legate a certi allergeni. Dal momento che le Immuno-globuline E sono correlate alle allergie, questo risultato fa pensare che il vaccino induca la formazione di anticorpi contro i micoplasmi, e che questa azione limiti le reazioni allergiche, dal momento che i micoplasmi possono essere una delle cause delle allergie stesse.
Similmente l’articolo Allergic sensitisation in tuberculosis patients at the time of diagnosis and following chemotherapy[2] ci informa che, dopo avere curato l’infezione della tubercolosi, nei pazienti si è verificata un diminuzione delle IgE totali e specifiche; inoltre è stato verificato che i malati di tubercolosi avevano livelli di IgE (totali e specifiche) maggiori delle persone del gruppo di controllo (non tubercolotiche).
[1] Pubblicato su Archives of Otolaryngolaringoiatry Head Neck & Surgery. 2002 Sep;128(9):1058-60, Cavallo GP, Elia M, Giordano D, Baldi C, Cammarota R.; https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/12220212. [2] Pubblicato su BioMed Central Infectious Diseases. 2009; 9: 100 autori Linda K Ellertsen, Dag G Storla, et al; https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2711955/.

L’articolo Allergic sensitisation in tuberculosis and leprosy patients[1] mostra che le persone
con infezioni da micobatteri (nello specifico micobatteri della tubercolosi e della lebbra) hanno manifestazioni allergiche più frequentemente delle persone sane del gruppo di controllo.
L’articolo Mycobacterium avium Subsp. paratuberculosis Induces Specific IgE Production in Japanese People with Allergies[1] ci spiega che il MAP può essere presenti nei prodotti a base di latte e che può indurre una modifica del sistema immunitario sbilanciandolo nel senso della risposta mediata dai Th2 (linfociti T-helper 2) – Ciò significa che aumenta la risposta umorale, della produzione di anticorpi, che è attiva nella difesa dai parassiti e nell’allergia, che porta ad un innalzamento delle IgE, fenomeno tipico che si verifica per l’appunto sia in caso di allergie che in caso di parassitosi.
[1] Pubblicato su International Journal of Inflammation. 2017; 2017: 7959154, autori D. Cossu, S. Otsubo, et al.; https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5421096/. [1] Pubblicato su International Archives of Allergy and Immunology. 2005 Nov;138(3):217-24. Epub 2005 Oct 4, autori Ellertsen LK, Wiker HG, Egeberg NT, Hetland G; https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16210860.

L’articolo Nontuberculous mycobacterial infection as a cause of difficult-to-control asthma: a case-control study (Infezione da micobatteri non tubercolare come causa di una forma di asma difficile da controllare)[1] e l’articolo Increased risk of nontuberculous mycobacterial infection in asthmatic patients using long-term inhaled corticosteroid therapy (Rischio maggiore di infezione da micobatteri non tubercolare in malati di asma che da lungo tempo vengono trattati con inalatori a base di cortisonici)[2], mostra un maggiore rischio di infezione da micobatteri nei soggetti asmatici, soprattutto in quelli che usano alte dosi di inalatori a base di cortisonici, che causa una forma di asma ancora più difficile da trattare coi farmaci.
[1] Pubblicato su Chest. 2011 Jan;139(1):23-7, autori Fritscher LG, Marras TK, Bradi AC, Fritscher CC, Balter MS, Chapman KR; https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20829338. [2] Pubblicato su Respirology. 2012 Jan;17(1):185-90, autori Hojo M, Iikura M, Hirano S, Sugiyama H, Kobayashi N, Kudo K; https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21995339.

L’articolo An association between pulmonary Mycobacterium avium-intracellulare complex infections and biomarkers of Th2-type inflammation (Un’associazione tra infezioni polmonari intracellulari da complesso di micobatteri della specie avium e bio-marcatori dell’infiammazione di tipo Th2)[1] discute di uno studio che sembra collegare le allergie e le infezioni da micobatteri.
Gli autori sospettano un legame tra l’aumento dell’incidenza di infezioni polmonari intracellulari di Mycobacterium avium (MAI) e il parallelo diffondersi delle malattie allergiche, e ipotizzano che tale infezioni induca una risposta immunitaria del tipo Th2, come avviene nel caso delle allergie. Infatti la loro ricerca ha mostrato che i livelli degli eosinofili nel sangue (che sono alti nei soggetti allergici, ma anche in chi ha infezioni da vermi parassiti) sono più alti nelle persone con quel tipo di infezione.
[1] Pubblicato su Respiratory Research 2017; 18: 93, autori Pfeffer PE, Hopkins S, et al.; https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5432982/.

L’articolo di ricerca Mycobacterium avium Subsp. paratuberculosis Induces Specific IgE Production in Japanese People with Allergies[1] ci informa che il MAP (Mycobacterium avium Subsp. Paratuberculosis) può essere presente nei cibi a base di latte e che può indurre un cambiamento del tipo di risposta immunitaria da quella di tipo Th1 a quella di tipo Th2, ed anche per questo si sospetta che tale micobatterio sia correlato a diverse malattie autoimmuni. Lo studio in oggetto ha rivelato che “il MAP ha l’abilità di indurre specifiche IgE e potrebbe contribuire all’induzione di infiammazioni allergiche in individui geneticamente predisposti”.
L’articolo Lactoferrin decreases pollen antigen-induced allergic airway inflammation in a murine model of asthma [1] mostra che la lattoferrina diminuisce le reazlioni allergiche in un modello animale di asma, e “curiosamente” l’articolo Lactoferrin: A Modulator for Immunity against Tuberculosis Related Granulomatous Pathology [2] mostra che tale molecola è attiva contro la tubercolosi.
[1] Pubblicato su Immunology. 2006 Oct; 119(2): 159–166, autori Marian L Kruzel, Attila Bacsi, et al.; https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1782357/. [2] Pubblicato su Mediators of Inflammation. 2015; 2015: 409596, autore Jeffrey K. Actor; https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4691619/. [1] Pubblicato su International Journal of Inflammation Volume 2017, Article ID 7959154, autori D. Cossu, S. Otsubo, et al.; https://www.hindawi.com/journals/iji/2017/7959154/.

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