La salute è conoscenza di Sé
Rosa Canina
La rosa canina è un arbusto appartenente alla famiglia delle Rosacee assai comune nel sottobosco e nei luoghi ruderali; cresce sino ai 1900 metri d’altitudine e predilige aree limitatamente aride con terreno limoso e profondo. La pianta legnosa non supera generalmente i tre metri d’altezza.
I suoi fusti sono glabri, pendenti, arcuati e vestiti da foglie caduche. I rami sono costituiti da spine acute e robuste, a base piuttosto allargata. I fiori sbocciano in primavera; i frutti di rosa canina sono carnosi, avvolti da sepali pelosi, tinti di rosso scarlatto: più precisamente stiamo parlando di falsi frutti, la cui piena maturazione è raggiunta nel tardo autunno.
I frutti contengono tannini, acido nicotinico, carotenoidi, vitamina C e P, riboflavina, acido malico e citrico, flavonoidi, pectine e carboidrati. Più in dettaglio, i frutti sono miniera di tannini e di acido ascorbico. Basti pensare che un’arancia ideale di 100 grammi fornisce all’incirca 50 mg di vitamina C:
a pari quantità, la rosa canina ne assicura oltre 1000 mg. Per la presenza di tannini, la rosa canina rappresenta un buon rimedio naturale contro la diarrea; inoltre, è consigliata in caso di debilitazione e infiammazioni; è considerata anche un discreto vaso-protettore.
Le tisane, i decotti e gli infusi ottenuti con foglie, fiori o radici di rosa canina sono consigliati in caso di raffreddore e infezioni grazie al loro effetto decongestionante e tonificante. Alla rosa canina sono ascritte proprietà immunostimolanti e antiallergiche. È anche un buon diuretico: stimolando l’eliminazione delle tossine tramite l’urina, contrasta le infiammazioni a carico di vescica o reni.
Può essere d’aiuto in caso di mestruazioni abbondanti, catarri intestinali, iperidrosi, congiuntiviti e fragilità tissutale.
I semi della pianta sono impiegati per la realizzazione di antiparassitari. Anche in cosmesi la rosa canina è ampliamente adoperata per la formulazione di acque profumate, creme anti-aging e antirughe, pomate lenitive contro gli eritemi solari, maschere per il viso ad azione tonificante, levigante e astringente.
Acerola
L’acerola è una pianta arbustiva, rampicante originaria delle aree tropicali e subtropicali dell’America, che può raggiungere anche i 5 metri di altezza. I frutti, drupe del diametro di uno-due centimetri, somigliano molto alle ciliegie e per questo l’acerola è nota anche come ciliegia delle Barbados o del Brasile. Al suo interno il frutto è però suddiviso in spicchi.
Il frutto ha un contenuto elevatissimo di vitamina C, circa quindici volte superiore a quello del kiwi e 20 volte a quello del succo d’arancia.
Oltre all’elevatissimo tenore di vitamina C, circa 1600 milligrammi per etto, contiene anche buoni quantitativi di provitamina A (all’incirca quanto le carote), di vitamine del gruppo B (in particolare acido pantotenico) e di bioflavonoidi e tannini. Tra i sali minerali sono ben rappresentati calcio, ferro e magnesio. Grazie alla sua composizione stimola le difese immunitarie, aumentando l’attività di fagocitosi dei globuli bianchi e favorendone la maturazione.
Sviluppa inoltre un’azione antiossidante inattivando i radicali liberi.
Ha effetti antianemici grazie alla stimolazione della flora batterica intestinale a produrre acido folico, che favorisce a sua volta l’assorbimento del ferro. Svolge un’azione protettiva sui capillari.
È particolarmente indicata per prevenire e combattere le sindromi influenzali, il raffreddore e le riniti, ma anche in tutti i casi di astenia, carenze vitaminiche, convalescenza. Per le sue proprietà astringenti è utile in caso di diarrea. Combatte il sanguinamento gengivale.
Zinco
Lo zinco oltre ad essere importante per la sua funzione antiossidante, è importantissimo per la vista, l’olfatto, il gusto, il sistema immunitario ed entra nella composizione di tantissimi enzimi, nella sintesi di proteine e nella crescita cellulare.
Lo zinco è coinvolto nello sviluppo fetale, ha un effetto benefico sull’acne, favorisce la cicatrizzazione delle ferite e la sua influenza positiva riguarda anche le smagliature.
I frutti sono ricchi di vitamina C naturale
inoltre contiene ancora la vitamina A, le vitamine del gruppo B, ferro, calcio, fosforo. La vitamina C contenuta ha delle proprietà antinfettive ed è importante per l’assorbimento del ferro.
La vitamina C è importante per la sintesi d’ormoni corticosurrenalici, per l’eliminazione dei farmaci, la sintesi di noradrenalina e di sostanze intercellulari, come collagene, matrice ossea, e risposta immunitaria allo stress e alle infezioni batteriche e virali.
L’acerola è utilizzata dove serve una buona fonte della vitamina C, come nell’astenia fisica, in convalescenza, alcolismo, nelle malattie infettive, per rafforzare le difese immunitarie.
I fumatori abbisognano di quantità di vitamina C 2-3 volte superiore a soggetti non fumatori (Int J. Vitam Nutr Res 1996:66:19-30 – Vitamin C and human health: a review of recent date relevant to human requirements)
La carenza di vitamina C può presentare un fattore di rischio per la cardiopatia ischemica (Nyssonen K., Parviainen MT, Salonen R., Tuomilehto J, Solonen JT, Vitamin C deficiency and risk of myocardial infarction: prospective population study of men from eastern Finland. BMJ 1997;314;634-8).
Anche lo sviluppo della cataratta sembra influenzata dall’attività antiossidante dell’organismo, e l’uso regolare di vitamina C può contribuire a prevenire questo comune problema (Heseker H. Antioxidantive vitamins and cataracts in the elderly. Z Ernahrungswiss 1995; 34;167.76).
La vitamina C può essere utile nel ridurre il danno del DNA e dei lipidi di membrana da parte dei radicali liberi.(Am J. Clin Nutr 996;63;985S.990S),
Può risultare utile nell’artrite reumatoide giovanile, nell’anemia falciforme, gastrite atrofica, in gravidanza, nelle persone immunodepresse, persone affette da demenza senile (Alzheimer), nel trattamento a lungo termine con i farmaci antiepilettici e cortisonici.