Sintonizzarsi sull’abbondanza

Quanto pensi di valere? Sei una creatura divina, in un universo infinitamente perfetto. Sei tutto.

L'abbondanza non è qualcosa che produciamo, ma qualcosa che accettiamo e su cui ci sintonizziamo

la ricchezza è una tua estensione

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Se crediamo nella scarsità e ci aspettiamo solo un’esigua porzione della ricchezza della vita, sarà questa che otterremo. Riceviamo quello che siamo disposti ad accogliere, e quel che non otteniamo non è irraggiungibile, ma è tenuto a distanza da pensieri di scarsità.

Quando cominciamo a pensare di meritare abbondanza e prosperità, notiamo un cambiamento significativo: innanzitutto cambiano le nostre idee di ciò che meritiamo, e poi lentamente anche il nostro comportamento; alla fine arriviamo a capire e a credere che ciò che desideriamo è già presente, e credendoci gli consentiamo di manifestarsi. 

Lo ripeto ancora una volta, facciamo crescere ciò su cui concentriamo i nostri pensieri.

Ma come puoi sintonizzarti sull’abbondanza che costituisce l’intero universo? Cambiando completamente le tue idee su ciò che puoi ottenere, e decidendo di rimettere in circolazione quanto ti arriva nella vita. Comincia con queste tre domande:

Quanto pensi di valere?
Sei una creatura divina, in un universo infinitamente perfetto.
Sei tutto. Come ha affermato Walt Whitman, «l’intera teoria dell’universo è diretta senza fallo verso un unico individuo, cioè verso di TE».

Non è una dichiarazione di egoismo, è un’asserzione perfettamente ragionevole all’interno della visione del mondo di Whitman. Sei nello stesso tempo tutta l’umanità e un singolo individuo. 

Come chiunque altro hai un valore compiuto e perfetto, e in quanto parte di quella compiuta perfezione, incommensurabile e altissimo.

Che cosa c’è di più armonioso di un essere umano? Come potrebbe esistere qualcosa che vale di più?

Che cosa pensi di meritare?
Se ritieni di meritare solo una piccolissima parte di felicità, sarà questa quantità a materializzarsi nella tua vita.

Se sai di meritare il massimo e hai intenzione di far circolare l’abbondanza di cui godi e di essere utile agli altri, allora arriverai a una grande felicità.

Se pensi di meritare molto poco, sarà questo che ti procurerai. Se pensi solo a te stesso e ti impadronisci di ciò che ritieni di meritare a spese degli altri, l’esito sarà uguale a quello ottenuto pensando di valere molto poco.

In entrambe le situazioni ti stai autosabotando. 

Credere di non meritare nulla, o di meritare tutto a scapito degli altri, è una strada autodistruttiva, che non porta all’abbondanza ma al contrario conduce dritto alla scarsità. 

Sappi che meriti il massimo, così come ogni altro essere umano, e che aiutando gli altri aiuti contemporaneamente te stesso e il prossimo.

Che cosa pensi di poter ottenere?
Dare una risposta completamente sincera a questa domanda è di importanza cruciale per determinare quanto ti spetterà. 

Se ti concentri su ciò che non hai o che non riesci mai a ottenere, sarà questo a espandersi nella tua vita. Una sera, al termine di un dibattito, una signora mi chiese: «Dottor Dyer, quali pensa siano i limiti al raggiungimento del successo e della felicità che vorrei?»

Risposi istantaneamente: «Credere che vi debbano essere dei limiti». Non è ciò che è effettivamente disponibile o meno a determinare il tuo livello di successo e di felicità, ma ciò che tu pensi sia disponibile.

Le conclusioni di uno studio sulle tecniche di visualizzazione adoperate nella ricerca di impiego dimostrano l’influenza delle aspettative personali sul risultato. 

A tre partecipanti fu detto di visualizzare la seguente situazione: disponibilità del tipo di impiego che stavano cercando, possesso dei titoli per svolgerlo, e lavoro nel nuovo impiego. 

Gli stipendi annuali precedenti dei tre soggetti erano rispettivamente di 10000, 25000 e 250000 dollari. Nel giro di poche settimane ognuno di essi cominciò a lavorare con stipendi equivalenti a quelli avuti in precedenza. 

Ognuno dei tre era stato limitato da ciò che pensava di meritare, e non poteva immaginarsi in una posizione più remunerativa.

L’abbondanza della vita dei partecipanti allo studio corrispondeva esattamente a ciò che avevano immaginato di poter raggiungere. Lo stesso accade praticamente in ogni sfera. E credere nella scarsità che la crea e la aiuta a dominare la nostra vita. Lo stesso vale per l’abbondanza.

Libertà e abbondanza 
L’idea che l’universo sia una sola canzone, sempre in espansione, senza restrizioni tranne quelle che determiniamo noi con i nostri pensieri, contiene al suo interno l’idea di libertà. Limiti e linee restringono la libertà, ma i confini sono creati dall’uomo.

L’universo scorre liberamente. L’acqua giunge alla riva, e la terra si estende a partire da quella. L’aria e l’acqua non sono separate da confini, coesistono e scorrono l’una nell’altra in perfetta armonia. 

Lo spazio è continuo, non interrotto da alcuna barriera. In tutto si nota una libertà che trascende le divisioni o i confini inventati dall’uomo.

Perciò il vero significato dell’abbondanza è libertà. Libertà significa assenza di restrizioni. 

Nel mondo naturale è l’uccello che decide di fare il nido dove più gli piace in armonia con l’ambiente circostante; le balene nuotano dove il cuore e l’istinto le portano.

Anche nel caso degli esseri umani l’abbondanza può arrivare solo quando la mente della specie è sgombra da limiti immaginari. Imparare ad affrancarci dall’idea dei limiti che minano la nostra libertà è un modo di crearci un mondo di abbondanza.

(Wayne W. Dyer.) Credere per vedere

Maria Stefania Bianco
Maria Stefania Bianco
Badesi (SS)
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La Sua professionalità unita alla Sua umanità ed empatia, davvero traccia una strada giusta da percorrere, una Grande Anima..., Grazie Fra'🙏🙏

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