Terapia di ripristino
Il sistema immunitario è attivato solo dalla dimensione del peptide che entra
quindi se un intestino troppo permeabile lascia passare peptoni (grossi peptidi), giustamente il sistema immunitario si attiva.
Quando viene diagnosticata una intolleranza ad un alimento, questa reazione immunitaria non è rivolta alla proteina integra dell’alimento, ma ad una sua frazione, troppo grossa, che un intestino troppo permeabile ha lasciato passare prima che fosse ridotta a pezzi più piccoli.
Questi test sono effettuati per appello, ovvero si chiede: c’è l’anticorpo contro il peptone AA? (derivante dall’alimento AAAA) La presenza di questo anticorpo viene definita come intolleranza all’alimento AAAA, ma se riduco la permeabilità intestinale, AA non entra più, e quindi risolvo l’intolleranza, entra solo A che NON mi attiva il sistema immunitario.
Ma se ho un intestino che è un colabrodo, non avrò solo AA nel sangue, ma anche BB, CC, DD ….. ovvero peptoni provenienti da altri alimenti, ma se io chiedo solo se c’è AA, gli altri non li vedo.
Se entrando in una classe io chiedo quanti sono coloro che si chiamano Paolo, potrei avere come risposta 10, sono tanti o sono pochi? dipende da quante persone sono presenti, 10 su 10 sono enormi, 10 su 100 abbastanza, 10 su un milione, pochi.
La vera causa dei problemi è comunque l’infiammazione (=permeabilità), non i peptoni presenti, quindi anche se non mangio più il cibo AAAA a cui risultavo intollerante, non risolvo il problema della elevata permeabilità, quindi della causa dei sintomi.
A parte questo ci sono cibi infiammanti e cibi meno infiammanti, ma l’infiammazione è il modo intrinseco dell’intestino di funzionare, un intestino forte si infiamma e si disinfiamma, uno debole rimane in infiammazione debole, cronica, che è stata definita la madre di tutte le patologie.
Poi ci sono cibi che nutrono il mio impianto digestivo, come le fibre, da cui i batteri buoni ricavano acido butirrico e acetico, nutrienti delle mie cellule intestinali, quindi lo stesso burro e aceto può essere usato per nutrire direttamente le cellule intestinali.
Una volta nutrito va mantenuto allenato, ovvero è necessario esporlo a cibo complesso, altrimenti si indebolisce e la prima cosa che riduce sono i processi endogeni con cui continuamente ci ripara. Bel guaio! Diventando onnivoro, in millenni, ha modificato il sistema digerente, da: stomaco 15%, colon 60% a stomaco 15%, colon 20%, un 10% in più di quello dei carnivori a cui non serve a nulla.
E’ come se fosse diventato un palestrato, abbiamo trasformato un motore semplice, poco performante, ma robusto, in un motore da F1, elevate prestazioni, ma MOLTO delicato. Sbagliare alimentazione oggi è molto più pericoloso che se fossimo rimasti scimmie .. sempre che discendiamo da loro (…)
Capire cosa mangiare è fondamentale per la nostra salute, non possiamo affidare tale scelta al caso, a sbagliate tradizioni, abitudini, costumi, a credenze tribali, religiose o altro.
La vita che scegliamo di Vivere richiede Consapevolezza del Sè, l’Unica Medicina o strada percorribile è la Conoscenza, la comprensione dell’esperienza stesso, per far sì che da subito possiamo scegliere di Vivere una Vita Piena quale manifestazione del Benessere manifesto in ogni espressione possibile.
(Prof. Paolo Mainardi modificato by Francesco Ciani)