Permeabilità intestinale aumentata

Causa di intolleranze alimentari, malattie autoimmuni e infiammatorie

Intolleranze alimentari, malattie autoimmuni e infiammatorie

L’intestino contiene numerosi prodotti alimentari e batterici con proprietà tossiche (frammenti delle pareti cellulari batteriche, antigeni batterici, antigeni alimentari).

Il tratto intestinale offre una barriera efficace contro l’eccessivo assorbimento di antigeni alimentari. Quando questo meccanismo è inefficace, gli antigeni passano nel circolo sanguigno in quantità eccessiva provocando in certi soggetti una sensibilizzazione del sistema immunitario.

L’aumento della permeabilità intestinale porta ad un assorbimento passivo di sostanze normalmente escluse, innescando una moltitudine di disordini clinici.

Malattie associate all’aumentata permeabilità intestinale:
Malattia infiammatoria intestinale
Morbo di Crohn
Artropatia infiammatoria
Intolleranze/Allergie alimentari
Morbo celiaco
Artrite reumatoide
Spondilite anchilosante, Sindrome di Reiter, Dermopatie croniche
Schizofrenia
Allergie

La neutralizzazione delle tossine (eso- ed endo-tossine) presenti nell’intestino richiede un lavoro costante del sistema immunitario.

La mancata digestione degli alimenti (per carenza di enzimi digestivi e di acido cloridrico) e l’aumento della permeabilità intestinale (per carenza di glutammina, istidina e altre sostanze nutritive) aggravano il lavoro del sistema immunitario che si trova a dover neutralizzare sostanze che normalmente non attraversano intatte la mucosa intestinale.

Se questa situazione diventa cronica si possono manifestare reazioni di ipersensibilità.

Un tale sovraccarico immunitario può portare a «sindromi auto-immuni come: 

Artrite reumatoide e altre artropatie infiammatorie; lupus eritematoso sistemico; poliarterite; vasculite; polimiosite; glomerulonefrite; sclerosi multipla; colite; morbo di Crohn; e molte delle connettiviti miste».

È stato accertato che l’aumentata permeabilità intestinale è correlata con l’infiammazione dell’intestino tenue. Per il mantenimento della corretta permeabilità intestinale, è di importanza primaria l’integrità della mucosa.

«Il concetto che la causa delle artriti infiammatorie (compresa l’artrite reumatoide) sia in rapporto con una patologia intestinale è accettato da molti ricercatori ».

Un aumento della permeabilità intestinale permette il passaggio di sostanze esogene nella circolazione del sangue.

Quando «gli anticorpi generati contro gli antigeni intestinali hanno una reazione crociata con tessuti immunologicamente simili propri dell’organismo, il processo che ne deriva può manifestarsi come una malattia auto-immune».

Finché il tratto intestinale è una barriera sana, non vi è assorbimento di antigeni, ma quando si formano delle lesioni nelle mucose, gli antigeni penetrano nel sangue e, per il sistema immunitario, aumenta il lavoro.

 La conseguente risposta immunitaria che ne deriva, è scatenata dagli alimenti stessi e provoca la manifestazione allergica o l’intolleranza. Le conseguenze possono interessare diverse parti del corpo manifestandosi attraverso svariati sintomi: gastrite, indigestione, celiachia, artrite, disturbi del sistema nervoso centrale, depressione, ansia, stanchezza cronica.

Le intolleranze alimentari stimolano il sistema immunitario a rilasciare sostanze ormonosimili che produce normalmente (linfochine, citochine, interferone), ma che utilizza solo quando occorre: creare un’infiammazione temporanea per accelerare la guarigione (linfochine); aumentare la permeabilità dei capillari per aumentare gli scambi (citochine).

Rallentare la duplicazione del DNA nei casi di infezioni virali (interferone). Se queste sostanze vengono rilasciate quando non servono, creano squilibri metabolici e danni notevoli.

I vari test diagnostici delle intolleranze alimentari sono utili per farci capire quali alimenti dobbiamo ridurre o eliminare per evitare un’inutile esposizione all’agente (antigene) che scatena la reazione allergica o l’intolleranza, ma non ci aiutano a scoprire le cause dell’intolleranza stessa.

Alcuni ricercatori individuano la causa nel consumo costante (e spesso eccesivo) di alimenti processati, adulterati, raffinati che, a lungo andare, darebbero luogo a iper-sensibilità.

Altri accusano le alte quantità di conservanti, stabilizzanti, coloranti e aromi “naturali” presenti in quello che mangiamo.

Altri ancora ritengono responsabile l’inquinamento dell’aria, del cibo, le manipolazioni genetiche dei vegetali, la precoce somministrazione di cibo solido ai neonati e i disturbi digestivi (ipocloridria).

Infine, c’è chi sostiene che le intolleranze alimentari siano ereditate geneticamente.

Hanno tutti ragione, ma si tratta sempre di cause secondarie. La causa primaria era già stata individuata negli anni venti e trenta del secolo scorso: varchi nelle mucose gastro-intestinali che permettono la penetrazione di parti alimentari non digerite.

Oggi, si ritiene che «la digestione impropria degli alimenti dovuta a ipo-cloridria e/o a carenza di enzimi digestivi sia la causa principale delle intolleranze alimentari.

Quando le proteine non sono digerite e trasformate in aminoacidi, dipeptidi o poli-peptidi a catena corta, esse mantengono le proprie caratteristiche comportandosi da antigeni.

colazione arancio

Tali molecole antigeniche sono di conseguenza esposte al sistema immunitario o assorbite da un intestino permeabile, creando uno stato di iper-sensibilità immune cronica».

A queste cause vanno aggiunte, disfunzioni gastro-intestinali, insufficiente produzione di bile e carenze di alcune sostanze alimentari nutritive, in particolare degli aminoacidi glutamina e istidina.

Le sostanze alimentari antigeniche possono raggiungere il sangue attraverso le mucose dello stomaco, dell’intestino crasso e dell’intestino tenue, ma solo se le mucose sono in cattivo stato.

colazione mista

Glutammina

È fondamentale riparare l’intestino danneggiato se si vuole guarire e prevenire le intolleranze alimentari. La glutammina è una delle sostanze principali utilizzate dalle cellule dell’intestino, migliora il metabolismo  energetico della mucosa gastro-intestinale, stimolandone la rigenerazione e prevenendone i danni.

Le cellule che compongono le mucose dell’intestino tenue si rinnovano ogni tre giorni, ma per fare questo è necessaria la glutammina, la quale serve da substrato per la produzione di energia nelle cellule e nei linfociti.

È stato dimostrato che la glutammina riduce la permeabilità batterica in seguito a danno intestinale, presumibilmente perché stimola la guarigione dell’intestino stesso.

È considerata un aminoacido semi-essenziale, in quanto il nostro organismo è in grado di produrla ma, l’utilizzo da parte di diverse tipologie di cellule è talmente ampio che, in certe situazioni, questa produzione non avviene in quantità sufficiente a soddisfarne la necessità.

Istidina

L’istidina è un aminoacido essenziale necessario per la riparazione dei tessuti e delle ulcere gastro intestinali.

Si è dimostrata efficace anche contro le allergie, cioè contro la reazione di difesa esagerata verso una sostanza (allergene), come può essere un polline o il pelo del gatto.

L’istidina è un eccellente rimedio anche per le malattie auto-immuni, a condizione che si curi l’eccessiva permeabilità dell’intestino tenue alle proteine (conglutamina e vitamine C, B3, B6).

Inoltre, l’istidina regola la produzione dei succhi gastrici e la digestione degli alimenti.

Uncaria tomentosa

È usata come anti-infiammatorio per il morbo di Crohn, coliti, diverticoliti, sindrome dell’intestino irritabile e altri problemi intestinali:

cicatrizzante per l’ulcera allo stomaco e coliti ulcerose, preventiva di ulcere e protettrice dell’intestino. Tonico giornaliero per bilanciate e rinforzare tutte le funzioni del corpo. È una pianta originaria del Sud America che vanta diverse proprietà:

– immuno-modulante e immuno-stimolante; – anti-ossidanti; – anti-virali (uccide i virus); – adattogene; – anti-flogistiche (antinfiammatorie), inibisce la produzione di prostaglandina E2; – antalgiche (antidolorifiche); – anti-mutageniche (protegge le cellule); – anti-cancerose; – riduce gli effetti collaterali di chemio e radio-terapia; – anti-dissenteriche; – diuretiche; – detossificanti del sangue (ottimo depurativo del sangue e della pelle); – anti-reumatiche; – previene le trombosi.

Betaina cloridrato

La Betaina Cloruro (o cloridrato) agisce come acido cloridrico libero, come quello prodotto dallo stomaco, in soluzione acquosa, stimola la secrezione degli enzimi digestivi gastrici, permette l’assimilazione di calcio, fosforo, magnesio, cromo e vitamina B12, previene la crescita batterica nell’intestino tenue.

Normalmente nell’intestino tenue ci sono pochi batteri rispetto all’intestino crasso, perché l’acido cloridrico della secrezione gastrica lo protegge dai batteri. Un’insufficienza di acido cloridrico, permette ai batteri di risalire dall’intestino crasso al tenue.

L’eccessiva crescita batterica nell’intestino tenue può alterare la permeabilità intestinale, inoltre, può essere la causa principale dei seguenti disturbi:

malassorbimento; – inattivazione degli enzimi digestivi pancreatici e intestinali; – distruzione dei flavonoidi contenuti negli alimenti; – idrogenazione degli acidi grassi insaturi e poli-insaturi; – consumo di vitamina B12 (e produzione dei suoi antagonisti); – produzione di nitrosamine (cancerogene); – disbiosi; – intolleranze al lattosio ecc.

L’eccessiva crescita batterica nell’intestino tenue si può riconoscere da alcuni sintomi:

meteorismo, – flatulenza o diarrea di solito entro un’ora dopo i pasti, – intolleranza verso i carboidrati, gli amidi, le fibre alimentari e i fermenti lattici (che si manifesta con gonfiore post-prandiale ed eccessiva produzione di gas),

problemi cutanei, – anemia. – l’intestino pigro (diminuita peristalsi intestinale) peggiora la situazione.

Ileana Musto
Ileana Musto
Roma
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Aver incontrato Francesco sul cammino della mia strada è stata una benedizione....Io malata autoimmune dipendente da antimicotici per candidosi cronica sia orale che intima; posso dire che con l'assicurazione del plasma ormai già tre mesi (e nn smetterò più), ed altri prodotti, wash intestinale ed alimentazione completamente cambiata, non ho più avuto recidive e riesco a sentirmi meglio....il lavoro è, e sarà lungo ma grazie a Francesco che cn la sua tanta disponibilità, la sua gentilezza ed il suo sapere infinito mi da quella forza e carica in più per nn mollare e perseverare.... È una persona meravigliosa ed io le son infinitamente grata....Ciao Francesco!! Un abbraccio fortissimo ❤️🙏✨😘

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