Nutrizione e infiammazione orale

La nutrizione influenza anche le caratteristiche qualitative della saliva. La saliva è composta al 99% da acqua (è perciò importante mantenere un buono stato di idratazione) e per l’1% da sali minerali e sostanze organiche: mucina, immunoglobuline ed enzimi (amilasi e lisozima).

La salute del cavo orale

Non è solo salute dentale e avere una bocca sana non vuol dire soltanto assenza di carie e di malattie parodontali.

I denti e i tessuti che li circondano fanno parte di un organo più ampio, il cavo orale, la cui salute dipende dalla salute generale dell’organismo, che a sua volta dipende da una sana alimentazione e da un corretto stile di vita dove il microbiota, fegato, pancreas, digestione e assimilazione funzionano benissimo.

Tutte queste componenti si influenzano reciprocamente e sinergicamente in maniera positiva o negativa a seconda della qualità di ognuna di essa. Spesso i primi segni e/o sintomi di malattie generali o scompensi nutrizionali o disturbi psicologici sono precocemente visibili in bocca e il cavo orale viene definito lo specchio della salute dell’asse intestino – cervello.

La salute in realtà non è uno stato, ma un continuo divenire dinamico che l’essere umano dovrebbe seguitare a ricercare e mantenere nel corso della vita.

Salute orale e salute generale dell’individuo e salute dell’asse intestino – cervello , come già evidenziato, sono quindi strettamente correlate e tutte e sono decisamente influenzate da una buona nutrizione, stile di vita, e modi di vivere. È risaputo che carenze vitaminico – minerali in fase pregravidica condizionano lo sviluppo del futuro embrione, influenzando l’organogenesi dentaria, la crescita delle ossa mascellari, lo sviluppo cranio – facciale.

È importante, allora, che la futura madre abbia un apporto nutrizionale adeguato e corretto per se stessa e per il nascituro. Uno scompenso nutrizionale precoce in fase intrauterina può indurre diverse malformazioni.

In particolare, un insufficiente apporto proteico nell’alimentazione della gestante può comportare alterazioni tipo ipoplasie dello smalto dentale o alterazioni della dentinogenesi e cementogenesi (dentina e cemento radicolare sono tessuti che costituiscono i denti) o, ancora, nello sviluppo delle ossa mascellari con conseguenti malocclusioni dentarie.

Un insufficiente apporto lipidico può invece causare patologie delle future ghiandole salivari, alterazioni delle mucose orali e futuri problemi di carie e parodontopatie.

Ugualmente, durante i primi anni di vita la carenza di vitamine D e A, la malnutrizione ipoproteica e ipocalorica danneggiano i denti in fase preeruttiva della dentatura decidua con ipoplasie dello smalto cui si associano atrofie delle ghiandole salivari che possono determinare maggiore cariorecettività (il piccolo sarà più facilmente soggetto a carie dentaria).

denti

La nutrizione influenza anche le caratteristiche qualitative della saliva. La saliva è composta al 99% da acqua (è perciò importante mantenere un buono stato di idratazione) e per l’1% da sali minerali e sostanze organiche: mucina, immunoglobuline ed enzimi (amilasi e lisozima).

In particolare, la mucina costituisce un’importante barriera nei confronti di sostanze irritanti chimiche e dei batteri (quindi anche una barriera nei confronti della carie) ed è stato osservato che carenze di vitamina A e diete non bilanciate riducono la produzione di mucina con ricadute sulla salute orale.

Ricercatori italiani hanno recentemente individuato il difetto genetico responsabile della labio – palatoschisi, una grave malformazione del volto dei neonati con alterazioni estetiche e morfofunzionali che li candidano a precoci interventi chirurgici riparativi.

Le donne portatrici del gene hanno un maggior rischio di generare figli con tale patologia e si è chiamata in causa la carenza di vitamina B9 o folato.

Negli Stati Uniti si è visto che somministrando folato nei mesi precedenti il concepimento e nei primi mesi di gravidanza il rischio di questa e altre malformazioni del nascituro è notevolmente diminuito.

È importante ricordare che nel caso della cute si ha un ricambio o turnover cellulare di circa 28 giorni, mentre in bocca il turnover della mucosa orale è molto più rapido: da 3 a 7 giorni; anche per questo motivo nella cavità orale si ha un esordio precoce di segnali di patologie sistemiche e squilibri nutrizionali.

Esaminiamo ora le patologie della mucosa orale maggiormente collegate allo stato nutrizionale dell’individuo.

Simona Marziali
Simona Marziali
Bless Centro Massaggi Fermo
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Simona: Ora sono dalla ginecologa, ma sono positiva perché mi sento molto meglio! (IO): Vedrai che non troverà chissà cosa. Le ricerche sono sempre ok quando contestualmente ricordo e comprendo che siamo sempre noi stessi che mettiamo in moto il nostro universo interiore. Simona: la cisti è sparita!!!🤩🤩🤩🤩 IO: Avevi dubbi?😂 Simona: NO! Me lo sentivo!!❤️IO: è stupendo Grazieee ogni volta che ricordiamo di essere già completi ogni resistenza o manifestazione precipita🙏 💗💗

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