Vorrei che ritornassi alla prospettiva del corpo che sogna
Per ricordarti che quando sogni sei in un mondo di puro pensiero nel quale crei tutto ciò di cui hai bisogno. Non ti servono i sensi per vedere, udire, odorare, toccare o gustare. Tutto ciò che provi quando sogni è una reazione proveniente dal tuo corpo. I personaggi dei sogni sono semplici illusioni, creazioni tue, necessarie per vivere la realtà onirica. Questo ci porta alla lezione più importante, la più difficile da afferrare finché si rimane nella forma. Esiste un solo sogno! Leggi di nuovo! Esiste un solo sogno.
Certo, ci possono essere migliaia di personaggi; chi sogna crea una varietà di situazioni differenti che non hanno alcun rapporto con il tempo. Ci possono essere automobili, aerei, navi, coltelli, bombe, letti, ma esiste solo un sognatore e solo un sogno, cioè tu. Nello stato che chiamiamo della coscienza onirica, ci sono un solo sognatore e un solo sogno.


Veniamo ora alla parte più ostica. Nelle tre dimensioni della coscienza, che ho chiamato coscienza del sogno, coscienza di veglia, e coscienza superiore. I maestri dello stato di coscienza più elevato si sono finti uomini comuni e hanno camminato fra noi per dirci che ciò che sperimentiamo nella coscienza onirica è possibile anche in stato di veglia.
Personaggi e miti ci ha detto che persino l’ultimo di noi può fare tutto ciò che egli ha fatto e cose addirittura più grandi. Immagina un livello di coscienza superiore nel quale ogni forma sia illusione, come nei sogni. Anche in questo caso ci può essere un solo sogno. Sì, si può considerare la coscienza di veglia un unico lungo sogno, se la si guarda dalla prospettiva del livello di coscienza a essa superiore, se ti vedi come uno dei personaggi di questo sogno più grande, che esorbita dalla vita.
Chi è il sognatore? Chiamalo come vuoi: Dio, coscienza superiore, Anima, Krishna, spirito, come preferisci. Ma cerca di essere aperto a questa possibilità. Dalla prospettiva della dimensione successiva, è solo un altro livello di coscienza, e siamo tutti personaggi del sogno. La forma è reale per noi come lo è per i personaggi che creiamo nei nostri sogni, ma da una prospettiva più vasta possiamo vedere che sono tutte illusioni di quell’unico sogno.
Un sogno, un sognatore, miliardi di personaggi incarnati che partecipano a quell’unico sogno, e lo spirito disincarnato che lascia il livello della coscienza di veglia e le illusioni della sofferenza cui è costretta la forma. La tua essenza più vera è l’essere una parte integrante dell’unico grande sogno. Ora, da questa prospettiva, cerca di considerare la morte.


Durante l’esistenza nello stato di veglia consideriamo la morte come un evento spaventoso, l’estrema sofferenza. In realtà è l’opposto. Non si può soffrire nel piano astrale o del puro pensiero. La sofferenza è agita, espressa nella forma. Il dolore che proviamo, il processo dell’invecchiamento, le malattie, le ferite e le contusioni, i rapporti difficili, sono tutte sofferenze che sperimentiamo nella forma. Con la morte di quest’ultima la sofferenza non è più possibile.
Con questa consapevolezza non riesco a considerare la morte la grande tragedia che viene generalmente ritenuta dalla maggioranza delle persone. La vedo sinceramente non come una punizione, ma come una ricompensa. So che trascendere la forma significherà la fine della sofferenza, e so anche che posso trascendere quest’ultima già ora, nella forma, se vivo in una dimensione di coscienza in cui non vi siano limiti.
Considerare la dimensione ulteriore della coscienza superiore come un unico sogno, di un unico sognatore, con molti personaggi del livello a essa inferiore, aiuta a riconoscere che la morte è trasformazione, non punizione e a vedere la grande unità della nostra unica canzone.
E questa l’essenza del messaggio di tutti i maestri spirituali. Il mezzo che te lo può rivelare è il mondo mistico che puoi creare e vivere nel corpo che sogna. Tu, il sognatore … Dio, il sognatore. Nei tuoi sogni crei tutti i personaggi e le situazioni di cui hai bisogno. Dio fa lo stesso. Per te che sogni i personaggi sono reali. Anche i personaggi di Dio sono reali; in realtà tu sei uno di essi. Nei nostri sogni la forma è un’illusione, anche se le reazioni a essa sono assolutamente reali. Nel sogno di Dio i personaggi sono illusioni, anche se il Suo sogno dura novant’anni e il nostro novanta minuti, ma le reazioni mentali sono reali.


Quando ti svegli da un sogno pensi alla follia di essere rimasto così toccato da illusioni, e riprendi a vivere al livello successivo di coscienza, quello di veglia. Quando ti svegli nel sogno di Dio e ti guardi indietro vedi la follia che sarebbe rimanere attaccato a delle illusioni e riprendi a vivere al livello successivo.
Dalla nuova prospettiva scorgerai un panorama ben più vasto che abbraccerà tutto. Esiste un solo sogno e un solo sognatore. Come interpreti il ruolo del tuo personaggio nel sogno dipende solo da te, in quanto personaggio e in quanto sognatore.
E un paradosso enorme, ma una volta che lo abbiamo accettato vediamo la vita con occhi nuovi. D’altronde non è più paradossale del fatto che conteniamo miliardi di cellule e che allo stesso tempo siamo interamente presenti in ognuna di quelle cellule. Ti assicuro che quando avrai veramente assimilato l’idea che esiste un solo sogno e che tu sei collegato a tutti gli altri personaggi che lo animano, comincerai a pensare e ad agire di conseguenza, sentendoti parte di una totalità invece che attaccato alla tua separatezza.
Guadagnerai così un accesso permanente alla felicità e al successo. Non ti sentirai più minacciato da niente e da nessuno.
Poniti la domanda: «Che succede ai personaggi del sogno quando mi sveglio?»
Ora cerca di comprendere che non si trovano in un altro luogo, ma in una nuova dimensione. Non sono in attesa in una stanza; hanno dimostrato la loro multidimensionalità. Anche tu puoi entrare quando vuoi in questa dimensione assolutamente libera dalla forma.
(Wayne W. Dyer.) Credere per vedere
