Nel periodo della “pietra antica” la dieta dell’uomo era ancora sicuramente molto simile a quella originale, frugifera.
Anzi rappresenta, forse, la nostra vera dieta originale, quando decidemmo di diventare nomadi-raccoglitori, unico modo per potersi allontanare delle piante di frutta ed esplorare la Terra.
Così ci adattammo a mangiare le bacche (il kiwi è una bacca), le cavallette (carne), le radici (carote), fino a strappare pezzi di carne da carogne di animali carnivori.
Come ho già scritto, questi nuovi cibi ci modificarono l’intestino, accorciandolo, permettendo di avere più energia per sviluppare il cervello.
Inoltre la maggiore infiammazione intestinale, che imparammo gradualmente a gestire, ci rese più ansiosi e la maggiore differenza tra noi e gli altri mammiferi è proprio l’ansia della conoscenza, ansia che ci fa ritrovare su queste pagine di FB.
Questo ci fa capire come ci siamo allontanati dall’animale uomo originale, o meglio come il nostro intestino, o meglio ancora il nostro microbiota intestinale si sia modificato. La dieta del paleolitico ci ha portato al neolitico (pietra nuova), ovvero abbiamo “scoperto” i metalli, ci siamo inventati armi, utensili e quant’altro.
Se non avessimo modificato la dieta, non avremo avuto il neolitico e tutto quello che ne consegue.
Per il nomade raccoglitore non aveva senso costruirsi abitazioni, in quanto doveva spostarsi sempre in cerca di cibo, completamente privo di armi naturali per offendere (zanne, artigli) o per difendersi (gusci, spine) era una animale fortemente braccato dagli animali carnivori.
Le sue maggiori armi erano la fuga e l’intelligenza, entrambi potenziati da uno stato ansioso che ci mette nelle maggiori condizioni di agilità, furbizia e forza fisica.
Poi abbiamo introdotto la cottura dei cibi, in quanto rende maggiormente DIGERIBILI i cibi che non sono nostri cibi. Poi abbiamo inventato l’agricoltura che ci ha permesso di avere maggiori quantità di cibo, ma che ci ha fatto smettere di essere nomadi.
I libri di storia, come l’osservazione dei popoli oggi, ci mostra che le popolazioni nomadi erano e sono più sane degli agricoltori, ma l’uomo oggi è ancora più debole e meno sano degli agricoltori di inizio secolo.
E’ evidente che abbiamo diminuito la mortalità infantile, abbiamo allungato la vita media, e di molto se pensate quanto era ai tempi dei romani, ma, come dice la Levi Montalcini, non bisogna aggiungere giorni alla vita, ma vita ai giorni.
Se riflettete un attimo vi accorgete che, nel corso di questi ultimi decenni, abbiamo aumentato le protezioni: ambienti più sterili, soprattutto alla nascita e dopo la nascita, il consumo dell’acqua pro-capite è balzato alle stelle, ambienti abitativi e lavorativi a temperatura controllata …
ovvero quello che pensiamo sia un maggior confort (ultimamente ho fatto un viaggio A/R Genova – Napoli in auto senza aria condizionata e mi sembrava di non farcela, eppure che quando ero giovane (quindi sono vecchio) non c’era l’aria condizionata nelle auto).
Se avete sottomano, o meglio sott’occhi, un bambino piccolo, osservatelo: si metterà di tutto in bocca, dai suoi piedini a tutti gli oggetti che trova. Perchè? Perchè sa che si deve INFESTARE l’intestino, perchè questo impari a dare risposte corrette agli antigeni.
I suoi piedini, le sue mani, i suoi giochi … sono gli allenatori del suo intestino. Oggi dobbiamo capire che per stare sani occorre “trattare” bene il nostro microbiota, così che lui possa mantenerci sani.
Come farlo? dobbiamo scoprirlo insieme.
Da parte mia ci metto le mie conoscenze e la disponibilità a studiare (è il mio lavoro), voi potete metterci le vostre esperienze, in quanto nessuno di noi ha la verità in mano, ma insieme potremo tracciare una rotta, che sarà sempre tot gradi N più o meno un delta = Esperienza + Conoscenza = Consapevolezza di Sè = Stato di Benessere PNEI (Equilibrio) da dentro a fuori di Sé e in qualsiasi contesto sociale. 🙂
Prof. Paolo Mainardi modificato Francesco Ciani