Cerca di ricordare chi sei
Capacità dell’intestino a percepire stimoli ambientali
La rapidità di alcune risposte intestinali a stimoli esterni sono ben evidenti da frasi come:
“farsela sotto dalla paura”, “vomitare dallo spavento”, oppure il fastidio intestinale durante una interrogazione, che mostrano una rapida modificazione dei processi assorbitivi in risposta ad un agente stressogeno.
L’intestino ha una enorme capacità a modificare le sue funzioni in seguito a stimolazioni
ambientali, ed è proprio grazie a questa capacità che si basa la nostra capacità a sopravvivere.
L’intestino rappresenta la maggiore interfaccia verso il mondo esterno, è continuamente esposto ad agenti potenzialmente patogeni, verso i quali deve mostrare una corretta tolleranza.
Per questo deve saper riconoscere dal contenuto nel lume intestinale i costituenti pericolosi da quelli benefici.
Non solo, deve essere in grado di capire che tipo di nutriente ha raggiunto il lume intestinale per attivare un adeguato processo digestivo.
Il complesso sistema intestinale deve essere in grado di fornire risposte corrette ai non
nutrienti e ai nutrienti. Quindi possiede una sensibilità chemiosensoriale.
In analogia alle papille gustative, l’intestino esprime cellule specializzate che fungono da sensori e trasduttori per i fattori luminali stimolando il rilascio di molecole messaggere agenti sul sistema endocrino a paracrino.(1)
(Prof. Paolo Mainardi)
dal libro: Alla Ricerca dell’Una Medicina
Riferimenti 1) Breer H, Eberle J, Frick C, Haid D, Widmayer P.Gastrointestinal chemosensation: chemosensory cells in the alimentary tract. Histochem Cell Biol. 2012 Jul;138(1):13-24