Nelle malattie autoimmuni e infiammatorie
L’infezione: un conflitto divenuto materiale
Chi tende alle infezioni e alle infiammazioni, è una persona che cerca di evitare i conflitti. Quando si è colpiti da una malattia infettiva, bisognerebbe porsi queste domande:
1. Quale conflitto non vedo nella mia vita?
2. Quale conflitto cerco di sfuggire?
3. Quale conflitto non confesso a me stesso?
Per individuare il tema del conflitto, bisognerebbe considerare attentamente il simbolismo dell’organo o della parte colpita del corpo.
Quando..un’interpretazione colpisce nel segno…sgomenta..
1. La Coscienza umana è Una ma si manifesta in una dualità polare. Questo da un lato ci consente di conoscere, dall’altro ci rende malati e imperfetti se non comprendiamo .
2. L’uomo non è malato, ma inconsapevole. La malattia è espressione della sua Imperfezione e inevitabile nell’ambito della polarità.
3. La malattia dell’uomo si manifesta nei sintomi. I sintomi sono componenti d’ombra della coscienza precipitate nella materia.
4. L’uomo come microcosmo contiene nella sua coscienza allo stato latente tutti i principi del macrocosmo. Dato che l’uomo sulla base della sua capacità decisionale si identifica sempre soltanto con la metà di tutti i principi, l’altra metà finisce in ombra e non è quindi consapevole per l’uomo.
5. Un principio non vissuto a livello di coscienza cerca in tutti i modi di vivere e realizzarsi attraverso il giro vizioso del sintomo.
Nel sintomo l’uomo deve vivere e concretizzare ciò che in realtà non voleva vivere
In questo modo i sintomi compensano tutti gli aspetti unilaterali.
6. Il sintomo rende l’uomo onesto!
7. Nel sintomo l’uomo ha ciò che gli manca nella coscienza.
8. La guarigione è possibile solo se l’uomo prende coscienza della zona d’ombra che si cela nel sintomo e la integra. Una volta che l’uomo ha trovato quello che gli manca, il sintomo diviene superfluo. Spostandosi lui stesso in un piano dove la malattia non esiste.
9. La guarigione tende all’unità e alla completezza. L’uomo è sano una volta che ha trovato il suo vero Sé ed è diventato una cosa sola con tutto quello che è.
10. La malattia costringe l’uomo a non abbandonare la via che porta all’unità, per questo la malattia è una via che conduce alla perfezione.
Thorwald Dethlefsen (Autore), Rüdiger Dahlke (Autore), di Malattia e Destino modifica (Francesco Ciani
