è tempo di riprendersi anima

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Quando due persone si incontrano, e vivono nel momento del nostro sentire interiore, (grazie al campo comune che si è creato), si perde del tutto o in parte o anche solo per una frazione la percezione di essere solo un individuo/personalità anagraficamente definito.

Per percepire qualcosa che va oltre il personale (qualcosa che è in ognuno sepolto ed è per lo più oscurato dalla consapevolezza spazio/temporale ordinaria), si ha la comprensione interiore del nostro esistere, del nostro Sè, anche in una dimensione a-temporale e a-spaziale: la dimensione dell’Essere (dell’io esisto, qui e ora) si apre per noi e ci fa cogliere l’elemento essenziale della nostra vita.

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L’elemento essenziale che si chiama “sentirsi parte del Tutto, sentirsi il Tutto”.

Il senso di materialità e il senso di spazialità vengono a diluirsi sino a scomparire quasi del tutto o del tutto: le esperienze sono varie e variegate per ognuno e mutano ogni volta. Solo dopo molto tempo di pratica assidua si iniziano a fissare modalità nuove di Consapevolezza di Sé e della vera Realtà dentro e fuori di noi, non solo filtrata dai sensi.

La Consapevolezza nuova del sentirsi contemporaneamente personalità che si muove nel Tempo e nello Spazio e Coscienza che sa di esistere e di essere (è il senso dell’Essere) in una dimensione che contiene il Tempo e lo Spazio medesimi; nell’attimo dell’eterno presente dell’essere.

Sentire di essere individuo ma anche parte del Tutto e al Tutto collegato per mezzo di questa piccola “particella” dell’Essere che è in noi e che siamo anche noi; particella che ci permette di essere in presa diretta con il Tutto.

È come in una rete dove il singolo nodo è comunque legato alla rete stessa indissolubilmente e di essa è parte costituente fondamentale e imprescindibile, essendo esso stesso “creazione” dello/dallo stesso filo che costituisce la rete medesima.

Così per l’Uomo, così per l’universo visibile e non visibile, per il micro e per il macrocosmo. Senza più separazione ne dualità alcuna. Così per l’Uomo, così per l’universo visibile e non visibile, per il micro e per il macrocosmo. Senza più separazione ne dualità alcuna

Sentire di essere individuo ma anche parte del Tutto e al Tutto collegato per mezzo di questa piccola “particella” dell’Essere che è in noi e che siamo anche noi; particella che ci permette di essere in presa diretta con il Tutto.

È come in una rete dove il singolo nodo è comunque legato alla rete stessa indissolubilmente e di essa è parte costituente fondamentale e imprescindibile, essendo esso stesso “creazione” dello/dallo stesso filo che costituisce la rete medesima.

Così per l’Uomo, così per l’universo visibile e non visibile, per il micro e per il macrocosmo. Senza più separazione ne dualità alcuna. Così per l’Uomo, così per l’universo visibile e non visibile, per il micro e per il macrocosmo. Senza più separazione ne dualità alcuna

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