La manna è ricca di oligoelementi.
Mannite da fruttosio, Manna da frassino 30%.
Favoriscono delicatamente il transito intestinale
La manna costituisce una sostanza farmacologicamente importante.
Usata per combattere i problemi di stitichezza e come blando lassativo privo di azioni secondarie, sia in età infantile che adulta (LENTINI & al., 1983)
CARATTERISTICHE PRINCIPALI:
1) Aiuta il nostro intestino attraverso le sue mucillagini che agiscono per migliorare la flora batterica a liberarsi con serenità migliorandone il transito.
2) É un PREBIOTICO, alimenta la “nostra flora batterica simbionte” intestinale.
3) Utilizzato anche come coadiuvante nelle cure dimagranti perché agisce come drenante, soprattutto dei grassi in eccesso.
4) Diventa IDRATANTE grazie all’acqua e ai suoi oligoelementi naturalmente contenuti nella manna.
5) NUTRIENTE, grazie al glucosio e al fruttosio, mentre grazie alle resine e i composti di azoto possono essere di beneficio per la bellezza della pelle (non dimentichiamo mai che la pelle è lo specchio dell’intestino).
6) Un aiuto naturale per la TOSSE, perché ha effetti espettoranti e sedative e fluidificante e emolliente.
7) Può essere assunto (questo è importante) dai diabetici come dolcificante dato che non contiene zucchero ma è dolce senza alterare i livelli glicemici.
8) Decongestiona il fegato e svuota la cistifellea attraverso l’aumento della produzione di bile.
9) Aiuta la diuresi e attraverso i reni da all’organismo la possibilità di eliminare le sostanze tossiche.
10) Suggerita in pediatria per aiutare i bimbi sia a decongestionare che a liberare l’intestino senza dolore e fastidi
La manna è la linfa che si estrae dalla corteccia di alcune specie di frassini, in particolare l’orniello – Fraxinus ornus, anche detto frassino della manna.
La sua coltivazione in Sicilia deriva dalla dominazione araba, ed ebbe un notevole exploit nell’ottocento. La sua raccolta avviene ancora secondo metodi artigianali, legati a saperi e mestieri antichi. Incidere le cortecce per estrarre la manna è una vera e propria arte, e una magia per il nostro ben-essere.
Un prodotto antico porta nel suo viaggio una serie di benefici importanti. Nella semplicità vi è sempre qualcosa di magico, siccome è troppo semplice non siamo abituati a dare il giusto valore.
É bene precisare che nell’uso comune si identifica con tale parola anche il succo che fuoriesce dal tronco dell’Orniello (Fraxinus ornus) alla minima ferita o incisione inferta alla corteccia.
La raccolta della manna rappresenta in Sicilia una discreta fonte di reddito, poiché questa sostanza viene impiegata in diversi modi in campo farmaceutico, soprattutto nella preparazione della mannite (D-mannitolo), che è un ben noto lassativo.
La manna era considerata dagli antichi un miele, il “miele dell’aria” o “miele di rugiada”; il nome dell’albero Melia e quello delle Ninfe che lo abitavano, le Meliai, era simile alla parola latina melis, che significa miele.
Dioscoride, famoso medico e botanico del I secolo d.C., attesta che la manna era in uso in Grecia, ma si raccoglieva soprattutto nell’Italia Meridionale, in particolare in Sicilia.
Nel XVI secolo l’illustre medico Mattioli la considerava la saliva o l’escremento di un astro. La “manna in lacrime” era venduta dagli speziali e prescritta come blando purgante, molto raccomandato ad anziani e bambini.
Del frassino si utilizzavano anche le foglie, che con le loro proprietà diuretiche sono un rimedio efficace per i reumatismi.
Nelle campagne la corteccia dei ramoscelli, amara e astringente, è stata a lungo usata come febbrifugo, tanto che il frassino era chiamato la “china d’Europa”.