Prendersi cura di Sè

Da quand’è che ci ammaliamo?

Negli ultimi 30 anni, un grande dibattito ha animato medici e scienziati riguardo al perchè c’è stata un’esplosione di celiachia… E perché c’è in atto una epidemia di sensibilità non celiaca al glutine (#NCGS).

Cos’è la NCGS?

È quando stai male con l’assunzione di glutine e prodotti del grano pur non avendo celiachia.

Situazione riconosciuta da autorità mondiali di gastroenterologia e disbiosi intestinale, mica solo persone che manifestano sintomi, dolore, malessere, non comprese e rispedite a casa con un antidepressivo.

Ma cos’è successo nel ’74?

Da quell’anno, il grano subisce tre attacchi importanti le cui ripercussioni sulla salute mondiale (dove si consumano prodotti derivati dal grano) sono sotto gli occhi di tutti.

PRIMO ATTACCO Condotto in Italia, nel 1974.

Siamo alla Casaccia, presso il lago di Bracciano (Roma). La sede accoglie il CNEN (Comitato Nazionale per l’Energia Nucleare), oggi ridenominato in ENEA (Ente per le Nuove tecnologie, l’Energia e l’Ambiente).

Si sperimenta l’energia atomica a fini pacifici.

Viene portata a termine una sperimentazione sul grano per mezzo dell’irradiazione con raggi X. Nasce un nuovo grano: il CRESO.

Cosa ha di diverso?

La più importante novità ruota attorno all’altezza della pianta che raggiunge i 70 cm contro i 150 e oltre delle varietà nazionali non irradiate. L’importanza di avere un grano “nano” deriva dall’essere più resistente all’allettamento e, di conseguenza, all’ammuffimento pre-raccolta.

Tutti i produttori lo vogliono e, in breve tempo, questo grano soddisfa il 50% della produzione italiana.

Qual è l’aspetto negativo?

Per vedere la luce solare, il grano nano Creso deve entrare in competizione con l’erba, alta quanto lui.

Al contrario, il grano alto oltre 140-160 cm soffoca l’erba e procede tranquillo il suo lungo percorso fino alla maturazione e alla raccolta.

A questo punto per il grano Creso urge un rimedio contro l’erba infestante.

Eccoti quindi il…… SECONDO ATTACCO.

Nello stesso anno 1974 la Monsanto brevetta il diserbante Glifosato.

Dove passa lui non cresce più l’erba.

Dal 1975, ANNO EMBLEMATICO, iniziano i problemi alla salute, all’inizio sugli addetti al trattamento nei campi in fase di pre-semina.

I problemi erano legati alla tossicità acuta del diserbante e altrettanto gravi gli effetti genotossici del glifosato, con comparsa di tumori e malattie da mutazioni e delezioni nel DNA degli stessi operatori e dei loro familiari.

Alcune anomalie si cominciano a notare, a distanza di migliaia di km dai campi, anche sui consumatori del grano modificato e contenente ancora basse quantità di diserbante.

La più eclatante è l’impennata della curva epidemiologica della malattia legata al glutine più conosciuta al mondo: la Celiachia.

Da allora, e con l’avvento della “globalizzazione“, il grano (e dunque il glutine) è entrato in una miriade di prodotti alimentari prima sconosciuti (o non consumati con assiduità):

merendine, brioscine, fette biscottate, grissini confezionati, biscotti, pan di Spagna industriale, torte industriali, prodotti da forno per la prima colazione da bar e resi disponibili principalmente ai bambini.

Ma anche ai loro genitori e parenti … Per soddisfare la nuova esigenza dettata dai Mercati la produzione del grano deve essere triplicata e altre varietà di grano modificato vengono testati. Ma il problema è sempre l’erba infestante. Urge una soluzione.

Ed ecco……. Il TERZO ATTACCO.

Nasce allora un nuovo prodotto: il DISECCANTE. È sempre il glifosato ma brevettato con uno scopo diverso dal diserbante.

Stavolta il suo compito è di far “anticipare” la maturazione del grano nei climi freddo-umidi del Canada.

E siccome il trattamento con questo “veleno” viene effettuato nella fase di pre-raccolta, noi ingeriamo il glifosato ogni qualvolta buttiamo giù un prodotto preparato con farina di quel grano.

Oggi il glifosato si usa anche per il riso, il mais, l’avena, per eliminare l’erba che cresce ai margini dei marciapiedi.

Ed è stato trovato anche nella birra. Ma farà male il glifosato? Prendere Consapevolezza e Coscienza è la radice e la libertà delle persone libere!

Perché la tua Vita e la tuasalute vale!

Doc. Marina Amatista
Doc. Marina Amatista
San Giorgio (PU)
Francesco ha una vocazione per aiutare e capire le persone. Sono farmacista e credo molto nell’approccio olistico alla salute e alle malattie. In ambito medico l’alta specializzazione ha rubato il posto alla visione del paziente come persona, storia e emozioni, ma si vede più come un sintomo chiuso in sé stesso. Questo approccio incompleto spesso lascia inconclusi dei percorsi di cura e nell’ambito della medicina naturale e olistica Francy dà spazio a tutto questo e lascia che si liberino le emozioni e le storie durante la sua consulta e permette il primo passo per la vera rigenerazione. Lo conosco ormai da secoli praticamente, è un punto di riferimento per la cura delle persone e delle loro anime. Lo raccomando assolutamente, incredibilmente disponibile e professionale e esperto, e sceglie prodotti solo di ottima qualità.🙏🏼💯

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