Disintossicare l’organismo (tossine, interferenti endocrini, farmaci)
Il terapeuta e medico di segnale cerca prima di tutto di detossificare l’organismo, quali che siano le patologie in essere. Nella comprensione e consapevolezza dello stato di “malessere” come segnale e/o richiesta di Aiuto del proprio Corpo e della propria Coscienza.

Nessun organismo indebolito e intossicato può rispondere con efficacia alle sfide poste dal tentativo di guarire definitivamente da una malattia. Oltre a un’alimentazione priva il più possibile di inquinanti, additivi, conservanti, antibiotici, aromatizzanti, residui chimici, oli e grassi idrogenati e cibi raffinati industriali, occorre ripristinare e difendere i principali organi emuntori: fegato, reni, pelle.

Un fegato quotidianamente intossicato dall’alcol, i reni intasati da microcalcoli, una pelle acneica o impura sulla quale vengano frequentemente applicate creme antistaminiche o cortisoniche sono la premessa per un sovraccarico che presto o tardi farà sentire i suoi effetti sul metabolismo e sul sistema immunitario.

Un consumo moderato di alcolici, come riportato dall’Arizona Study, equivale per l’uomo sano a mezzo bicchiere di vino al giorno o a una lattina di birra (per la donna le quantità vanno dimezzate in relazione a una minore disponibilità enzimatica).

Tutto ciò che eccede queste dosi va ad affaticare il fegato, che impiega un’ora per rimuovere 7 g di acetaldeide derivante dall’alcol etilico assunto: significa che un bicchiere da 150 cc di vino richiede a un fegato sano tre ore di lavoro detossificante.
Se contemporaneamente si stanno assumendo farmaci oppure si consumano cibi fritti o contenenti additivi chimici, si può facilmente generare sovraccarico.

Non dimentichiamo che molti farmaci, molti pesticidi e molte sostanze chimiche aggiunte agli alimenti sono veri e propri interferenti endocrini diretti, capaci di alterare i segnali leptinici di equilibrio tiroideo.
Un fegato intossicato genera numerosi problemi. Uno ben evidente è la cosiddetta “pelle sporca”, facilmente acneica, con puntini, comedoni, colorazioni diverse, piccoli rilievi, arrossamenti locali, pus.

Quando tali segni di sovraccarico esitano in eczemi, bolle o dermatiti tanti dermatologi prescrivono creme antistaminiche o cortisoniche, la cui azione consiste nel sopprimere il sintomo ricacciando in profondità le sostanze che il corpo cerca di espellere attraverso la pelle.
Il fegato si troverà così a dover gestire il ritorno di ciò che voleva eliminare più il carico di metaboliti proveniente dai farmaci presenti nelle creme. Una cura che non è una cura, dunque, ma una presa in giro che, spesso, può aggravare il problema.

Oggi purtroppo l’assunzione di farmaci per ogni minimo disagio è all’ordine del giorno e pubblicità martellanti ci fanno credere di averne davvero bisogno: analgesici, gastroprotettori, antipiretici, tranquillanti, antipertensivi, anticolesterolo, ipoglicemizzanti, antidepressivi, contraccettivi orali e chi più ne ha più ne metta.
Tutto questo cocktail deve essere eliminato per via epatica o per via renale e va a generare un forte sovraccarico degli organi emuntori.

Un bravo medico di segnale deve dunque intervenire, in fase di detossificazione, anche sui farmaci inutili o superflui, ovviamente in modo individualizzato, con la collaborazione del paziente e con la necessaria gradualità.
Un fattore di intossicazione profonda da non trascurare è la stipsi cronica (o anche l’alvo alterno: stipsi alternata a dissenteria). Una prolungata permanenza delle feci nell’intestino può generare prodotti di fermentazione.
Movimento, alimentazione ricca, normoproteica, senza soia né Brassicacee!
Il punto chiave della riattivazione tiroidea, per stimolare la secrezione di leptina, consiste in un’alimentazione abbondante, in grado di ribaltare la situazione di stasi metabolica in essere.

Come più volte ripetuto, la tiroide esegue i comandi ipotalamo-ipofisari con lo scopo di coordinare il ritmo metabolico e l’apporto energetico disponibile. Poiché la leptina rappresenta il segnale ipotalamico primario dell’abbondanza, tutto ciò che ne stimola la secrezione aiuterà a far lavorare meglio la tiroide.
Si dovrà dunque porre attenzione massima, prima di tutto abbondare, sia al pieno raggiungimento del fabbisogno calorico sia alla piena copertura del fabbisogno proteico, in assenza del quale l’ipotalamo riceve ancora un segnale di stop metabolico.
All’interno della dieta, si dovrà prestare attenzione anche a non avere un consumo eccessivo di soia (in forma di semi, bevande, germogli, tofu, yogurt ecc.) o di Brassicacee (cavoli, cavolfiori, broccoli, cavolini di Bruxelles).

Un consumo occasionale non pone alcun problema, ma se dovesse essere regolare o addirittura abbondante (come nel caso dei vegetariani e vegani) alcuni composti presenti in questi alimenti potrebbero rallentare la tiroide.
La dieta, nell’ipotiroideo, va poi sempre correlata alla quantità di movimento fisico praticata ogni giorno. Se mangio come un lupo ma poi corro come due levrieri, il bilancio energetico finale sarà insufficiente a coprire il fabbisogno e la mia tiroide, inevitabilmente, rallenterà.

Questo spiega perché un buon numero di atleti di endurance abbia problemi tiroidei. Un’attività moderata ma regolare (idealmente quotidiana) può invece favorire grandemente la funzione tiroidea. Ricordiamo che la sedentarietà (fattore che comunica al nostro ipotalamo preistorico “Oggi non si mangia”) è un potente segnale di rallentamento tiroideo.

Se dunque siamo un po’ pigri, diamoci comunque una scossa e cerchiamo di muoverci (camminando, correndo, nuotando, ballando) almeno 3-4 volte la settimana. Una completa sedentarietà potrà vanificare interamente i nostri sforzi di riattivazione della tiroide.
*1 : GIORNO GIFT*

*Colazione* Bevanda (latte animale o vegetale, tè verde, caffè) + crepes integrali con marmellata + frutta,+ qualche mandorla (o noce, pinoli, ecc) *Pranzo* Riso con piselli. Condire con olio a crudo, spezie, peperoncino Uova sode o in frittata (anche inserita a pezzetti nel riso, in stile “cantonese”) Verdure crude miste Frutta *Cena* Bistecca di vitello (o tacchino o pollo) con verdure miste grigliate Una patata lessa o arrosto Macedonia mista di frutta di stagione (non zuccherata)
*2 : GIORNO GIFT*

*Colazione* bevanda (latte animale o vegetale, tè, caffè) + 4 biscotti integrali + frutta + bresaola *Pranzo* Torta salata (o crepes integrali) di verdure (bietole e stracchino, zucchine o melanzane grigliate, radicchio e uovo, ecc) Una porzione di prosciutto (cotto o crudo) Verdure cotte Frutta *Cena* Polpette arrosto (carne trita, pangrattato, aglio, prosciutto o formaggio) Verdure crude Un piccolo panino Frutta fresca
*3 : GIORNO tutto pesce – No-lieviti*

*Colazione* Bevanda (latte animale o vegetale, tè verde, caffè) + gallette di riso con marmellata + frutta + otto-dieci mandorle o noci *Pranzo* Carpaccio di salmone (olio e limone) o insalata gamberetti e zucchine o riso e tonno Insalata verde mista (lattuga, mais, rucola, cicoria,…) . Non usare l’aceto per condire, ma limone Frutta *Cena* Pesce arrosto con patate Verdura al vapore Frutta
*4 : GIORNO GIFT*

*Colazione* bevanda (latte animale o vegetale, tè, caffè) + pane integrale + miele/marmellata + frutta + formaggio leggero (ricotta, caprino, robiola) *Pranzo* Pasta corta condita con dadini di prosciutto e fagiolini (oppure con radicchio ed abbondanti scaglie di parmigiano) Verdure crude o cotte frutta *Cena* Bistecca di maiale (aglio e salvia) Verdure crude Un piccolo panino o due fette di pane frutta
*5 : GIORNO GIFT*

*Colazione* Un menu base + semi oleosi (noci, mandorle, pinoli, ecc) *Pranzo* Pasta o riso con dadini di mozzarella e pomodorini Verdura cruda mista Frutta Cena Zuppa d’orzo (o farro) integrale con legumi e ricca spolverata di parmigiano Misto verdure grigliate Yogurt con frutti di bosco
*6 : GIORNO GIFT*

*Colazione* bevanda (latte animale o vegetale, tè, caffè) + yogurt + cereali integrali + frutta + uovo) Pranzo Pollo arrosto con patate Verdura cruda mista Frutta *Cena* Insalatona mista al tonno o gamberetti o polpa di granchio (con carote, radicchio, olive, ecc.) Un paio di fette di pane Frutta
*7 : GIORNO GIFT No-Lieviti*

*Colazione* Bevanda (latte animale o vegetale, tè verde, caffè) + gallette di riso con marmellata + frutta + semi oleosi (pinoli, mandorle, noci, ecc) *Pranzo* Spaghetti di mare (con abbondante misto mare, meglio fresco ma va benissimo anche surgelato ) Insalata verde mista (lattuga, rucola, cicoria,…) condita con olio, sale, limone frutta *Cena* Pesce al vapore Verdura cotta Macedonia mista.
*CIBI SÌ*

*Cereali integrali* Preferire decisamente il cereale integrale, completo di germe e crusca. Maggior contenuto in proteine e fibre.
*Latticini* Preferire quelli ottenuti da latte intero non scremato. Evitare quelli che riportano in etichetta l’uso di polifosfati o sali di fusione. Ottimi quelli probiotici e con fermenti lattici vivi.
*Affettati*Prosciutto cotto e crudo, bresaola, tacchino affumicato a fette, roast-beef, ecc. Evitare il più possibile carni conservate che utilizzino polifosfati, nitriti e nitrati (di sodio e potassio).

*Frutta* Evitare quella in scatola e quella conservata con anidride solforosa. Fare largo uso di frutta fresca, possibilmente di stagione e, quando possibile, consumata con la buccia.
*Verdura*Possibilmente di stagione e cruda, buona apportatrice di vitamine e fibra.
*Carne, pesce, uova, altri cibi proteici* Preferire, ove possibile, tagli magri, provenienza biologica e naturalità dell’alimento. Nessun problema per l’utilizzo di alimenti surgelati (carne, pesce, verdura) quando non disponibile il prodotto fresco.

*Legumi* Preferenza da accordare ai legumi freschi o a quelli secchi dopo un ammollo di varie ore per mobilitare le sostanze nutritive. Utilizzare con moderazione il prodotto inscatolato.
*Miele e marmellate senza zucchero* Al posto di zucchero bianco, di canna o dolcificanti artificiali.
*Semi oleosi*Noci, nocciole, mandorle, pistacchi, arachidi, pinoli, ecc. al naturale, cioè non salati e non zuccherati apportano preziosi acidi grassi essenziali omega-3 ed omega-6.

*CIBI NO – PER IL LORO ALTO CARICO GLICEMICO*
*Alcolici e superalcolici*Causano inoltre possibili danni epatici.
*Bibite zuccherate*Abolire l’uso di bibite industriali zuccherate (cole, aranciate, gassose, tè zuccherati, ecc) o addizionate di dolcificanti: gli zuccheri disciolti in acqua sono quelli a massima rapidità di assorbimento. Presenza inoltre di coloranti ed aromatizzanti. Scegliere succhi naturali da spremuta o da succo concentrato, oppure spremute senza zuccheri aggiunti.
*Farine raffinate*Farina 0 e farina 00 in biscotti, torte, pane, pasta, ecc.
*Prodotti zuccherati*Gelati, merendine o biscotti preparati con grandi quantità di zucchero o dolcificanti, marmellate zuccherate, cioccolata o creme industriali ai vari sapori.
*CIBI NO – PER ALTRI MOTIVI*

*Prodotti con grassi idrogenati* Merende, biscotti e creme spalmabili che contengano grassi vegetali idrogenati. Preferire preparazioni che utilizzino burro, crema di latte o oli vegetali non idrogenati (possibilmente olio extravergine d’oliva).
*Olio di bassa qualità* Olio di semi vari di incerta composizione, ottenuto con procedimenti chimici. Preferire l’olio da singolo seme, possibilmente da spremitura a freddo.
Leptina e segnali endocrini

Quando Friedman nel 1994 ha scoperto che il tessuto adiposo secerneva una molecola chiamata “leptina” è stato assestato un primo importante scossone alle posizioni dei dietologi convinti che tutto dipendessedalle calorie.
*La leptina, che viene secreta dalle cellule adipose in conseguenza di un’alimentazione ricca e completa, rappresenta il segnale ipotalamico più importante per orientare l’organismo verso l’attività, il consumo, e il benessere, piuttosto che verso il risparmio energetico e l’accumulo di scorte* .Una volta che il segnale leptinico è correttamente arrivato a informare l’ipotalamo il messaggio vieneirradiato verso altre zone deputate a specifiche funzioni-
Per *prima* cosa la leptina spegne la fame di cibi zuccherini. attraverso l’inibizione della secrezione di un neurotrasmettitore chiamato NPY (neuropeptide Y). Fin qui nulla di strano: se mangiamo a sufficienza acidi grasi a corta catena, cibi a fini palstici, ci passa la fame.

E’ però curioso notare che la secrezione di NPY è permanentemente attivata, tranne quando l’ipotalamo riceve il segnale leptinico in grado di spegnerla (in altre parole: l’evoluzione ci ha fatti sempre affamati, ed *è solo con un chiaro segnale di alimentazione completa che la fame si può attenuare*).
La *seconda* azione della leptina è ancora più importante di quella sulla fame. Le proiezioni nervose infatti riguardano, direttamente o indirettamente, aree del cervello deputate alla regolazione dell’attività ormonale della tiroide, del surrene, di ovaie e testicoli, e alla modulazione dello sviluppo di muscoli e ossa.
*In parole povere: tutti gli assi metabolici più importanti del nostro organismo sono sotto il controllo della leptina* .
*Se c’è leptina (ovvero mangiamo) tutti questi assi sono attivati. Se leptina non c’è (ovvero digiuniamo, o siamo sotto dieta ipocalorica, o seguimo pasti composti di alimenti vuoti) questi assi sono inibiti* .

Avremo dunque ossa fragili,muscoli insignificanti, tiroide lenta, scarsa capacità di risposta allo stress (depressione) e riduzione complessiva della fertilità e del desiderio. E dal punto di vista del ritmo metabolico avremo un forte rallentamento delle nostre capacità di consumo, perché il corpo si difenderà dalla carenza di cibo attraverso una propensione all’accumulo leptino-mediata.

Imparare a dialogare con le risposte innate del nostro cervello più antico, inviandogli i segnali corretti rivolti al giusto consumo, rappresenta la chiave di volta per un processo di ripristino funzionale stabile, diamagrimento duraturo forza fisica, mentale permanente. Graduale, ma sicuramente efficace.
Francesco Ciani Food Tutor by Medicina di Segnale