Stress cortisolo glicemia

Lo stress cronico aumenta i livelli di omocisteina, del colesterolo, della glicemia, del cortisolo, favorisce l'accumulo di adipe a livello dell’addome

La guarigione è integrazione

Entro una certa soglia lo stress è positivo, stimolante, e può favorire un aumento delle prestazioni e della produttività.

Tuttavia, i ritmi di vita, le difficoltà quotidiane e le preoccupazioni per il futuro, finiscono per degenerare in distress, causando spossatezza, ansia ed esaurimento.

Lo stress cronico aumenta i livelli di omocisteina[250], del colesterolo, della glicemia, del cortisolo, favorisce l’accumulo di adipe a livello dell’addome[251], comune nei pazienti affetti da insulinoresistenza o diabete.

Lo stress provoca il caos non solo nel corpo, ma anche nella mente, influenzandosi a vicenda.

Effetti dello stress psicologico

Può capitare, a causa di particolari eventi, di sentirsi spaventati, ansiosi, frustrati o arrabbiati. In che modo questi stati d’animo si riflettono sulla salute fisica, è un tema affascinante, a cui sono dedicati i prossimi capitoli.

Ma prima, é interessante osservare un aspetto relativamente nuovo dell’ormone dello stress, che fino a una decina di anni fa era ancora poco chiaro.

Nel 2012, un team di ricerca della Carnegie Mellon University, in Pennsylvania, ha scoperto che lo stress psicologico cronico si associa alla perdita della capacità fisiologica di regolare la risposta infiammatoria[252].

Vediamo come ciò può accadere. L’infiammazione è in parte regolata dal cortisolo

Lo stress prolungato altera l’efficacia del cortisolo, in quanto diminuisce la sensibilità dei tessuti all’ormone, lasciando aumentare gradualmente il livello di flogosi asintomatica a livello viscerale.

Si tratta dello stesso meccanismo che si verifica con l’insulina: quando l’ormone viene sollecitato per troppo tempo, le cellule cercano di “ignorarlo”.

Pertanto, similmente a quanto accade con l’insulina sintetica, utilizzata per trattare il diabete tipo 2, allo stesso modo, scema l’effetto dei farmaci a base di cortisone (la molecola inattiva del cortisolo), conducendo nel lungo periodo, in entrambe i casi, all’aumento dei dosaggi.

Al microscopio

Riguardo al cortisolo, l’insensibilità delle cellule alla sua azione, causa una infiammazione incontrollata, aprendo le porte a patologie di varia natura: cardiovascolare, oncologica, immunitaria, neurologica.

Certo non si può eliminare del tutto lo stress, ma si può ridurre il suo impatto, facendo ricorso a una serie di strumenti, alcuni dei quali sono: nutrizione e integrazione funzionali alla biochimica umana, respirazione addominale profonda, gratitudine, vita sociale, rispetto dei ritmi biologici buio/luce e digiuno/sazietà.

In situazioni di stress le ghiandole surrenali rilasciano maggiori quantità di adrenalina e cortisolo; quest’ultimo dipende altresì da un’alimentazione ricca di glucidi, quando un eccesso di insulina sfocia in ipoglicemia: una condizione stressogena che aumenta la sintesi di cortisolo.

Perdipiù, l’iperinsulinemia riduce la biodisponibilità di micronutrienti e di composti essenziali per il corretto svolgimento dell’attività metabolica delle cellule[253],[254]. Una sovra – esposizione a vari tipi di stress è in grado di[255]:

Disregolare i processi di metilazione, essenziali per il funzionamento del sistema immunitario, per l’elaborazione e l’assorbimento dei micronutrienti, per la detossificazione di sostanze tossiche e farmaci;

Rallentare la formazione di collagene e controidina solfato, che può peggiorare o segnare l’inizio di dolori, gastriti, diverticoli, invecchiamento della pelle, scarsa guarigione delle ferite, osteoporosi, ecc.;

Aumentare l’omocisteina; aumentare l’infiammazione e di conseguenza il cortisolo, che da un lato, interviene per spegnerla, mentre dall’altro aumenta il grasso viscerale, riduce la massa muscolare e scombina i ritmi circadiani.

Non è finita

Perché una condizione persistente di stress può: – ridurre SAMe, un donatore di metili essenziale per la salute, da cui dipende il metabolismo delle catecolamine, la sintesi di colina, creatina, Q10, carnitina, serotonina, melatonina; – rallentare l’eliminazione di istamina, adrenalina e cortisolo;

diminuire melatonina e serotonina, favorendo uno stato depressivo, di malumore altro ancora. Il problema dello stress cronico non riguarda solo un eccesso di adrenalina e cortisolo (si veda prossima immagine).

È necessario considerare, “ciò che viene speso”, nella sintesi di nuove molecole e nella spinta che deve ricevere il metabolismo cellulare per modificare le funzioni fisiologiche come: aumento della frequenza cardiaca, della pressione, della tensione muscolare, del ritmo respiratorio, del glucosio, ecc.

Una condizione stressogena esaurisce vitamine, coenzimi e cofattori, necessari nei successivi processi di ripristino della normalità[256], quali: lo smaltimento di molecole tossiche, tramite la metilazione (ad es. l’adrenalina), che richiede SAMe e micronutrienti;

La riparazione dei danni ai tessuti (necessaria dopo la mancata sintesi di collagene durante la fase di stress) che richiede micronutrienti (in particolare vitamina C, indispensabile agli enzimi che idrossilano prolina e lisina per ottenere collagene).

Un rallentato avvio di questi meccanismi si riflette sulle funzionalità di più organi e sistemi: stomaco, pelle, arterie, muscoli, sistema nervoso, digestivo e immunitario, pareti intestinali, cartilagini e altri.

Si può quindi intuire, per quali ragioni lo stress si traduce in una pletora di disturbi: mal di testa, dolori muscolari e articolari, raffreddore, influenza, calo della libido, fame oppure rifiuto del cibo, ulcera gastrica o intestinale, diverticoli, perdita di capelli, asma, psoriasi, infarto, ictus, ipertensione, infiammazione, insulino – resistenza, deficit di memoria, invecchiamento precoce.

I meccanismi biochimici cellulari, aiutano a chiarire le manifestazioni dei sintomi fisici dello stress acuto e cronico, consentendo talvolta di intervenire con la soluzione più corretta.

La S-adenosil Metionina è una molecola chiave per la sopravvivenza ed il corretto funzionamento delle cellule, il cui esaurimento può dipendere da molteplici fattori, non solo dallo stress. L’argomento è vasto, ma è doveroso dedicargli un minimo di approfondimento.

Katharina Weyland Coach
Katharina Weyland Coach
Germania
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Con Francesco ho trovato un professionista di eccellenza che mi ha risolto ogni problema che si è presentato e manifestato sul livello fisico, ma soprattutto anche sul livello energetico e mentale. Ho già consigliato a varie persone di cercare il suo consiglio se vogliono veramente risolvere un disturbo.💚💕

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