La guarigione è prendersi cura di Sé
Alcuni processi biochimici sono fondamentali per l’approvvigionamento energetico delle cellule nervose e per il normale funzionamento del cervello.
Tra questi rivestono particolare importanza la metilazione, l’acetilazione e i processi di produzione energetica mitocondriale. I processi di metilazione richiedono donatori di gruppi metile, come i folati (Vitamina B9), la vitamina B12, la colina, la metionina.
Con il termine Folati si intende un gruppo di sostanze nutrizionalmente e chimicamente riferibili all’acido folico e alle sue forme metilate. L’acido folico è la forma sintetica dei folati e non esiste in natura né viene sintetizzato dall’organismo.

Assumiamo circa 200 μg di folati al giorno dagli alimenti in forma di poliglutammati. Sia l’acido folico che i folati alimentari devono poi essere convertiti nel fegato nella forma attiva della vitamina B9, ovvero il 5-metil tetraidrofolato.
Alcuni deficit genetici come quelli a carico dei geni per la codifica dell’enzima MTHFR (presenti in Italia nel 20- 25% della popolazione) possono portare a carenza cronica di folati attivi e difetti di metilazione.
La carenza di folati metilati provoca una alterazione dei normali processi di regolazione genica i cui effetti sono generalmente estesi a più organi e funzioni. L’accumulo di omocisteina dovuto ai deficit di metilazione può essere cardiotossico e neurotossico.

Un supporto nutrizionale di donatori di metile in forma attiva è uno degli strumenti a disposizione del nutrizionista funzionale per ristabilire i normali processi fisiologici e supportare le funzioni neurocognitive:
- 5-metil-tetraidrofolato (Vitamina B9 Attiva)
- Metilcobalamina (Vitamina B12 Attiva)
- Betaina
- Metionina
- Colina
Anche l’acetilazione è un processo biochimico importantissimo e spesso poco considerato. Per comprenderne l’importanza basti pensare che l’acetilcolina (Ach) è il neurotrasmettitore principale sia del sistema nervoso autonomo simpatico che parasimpatico e media tutte le attività vegetative più importanti, dal respiro al battito cardiaco, alla digestione.

Molti disturbi neurologici sono associati a difetti dell’acetilazione e a disfunzioni trascrizionali. Gli inibitori della deacetilasi istonica (HDCA) rappresentano una promettente opzione terapeutica per correggere questi squilibri e numerosi studi si stanno focalizzando sull’acido a catena corta butirrato, il più potente degli HDAC inhibitors.
I donatori di acetile e la colina sono i 2 componenti base di questo neurotrasmettitore chiave. La colina è presente nel tuorlo d’uovo e nelle carni ed è in grado di esercitare anche una importante funzione di supporto alla detossicazione epatica in quanto donatore di metile preferito dall’epatocita nella fase II o coniugazione.
L’equilibrio dell’ecosistema intestinale è uno dei pilastri della medicina funzionale.

L’apparato gastrointestinale è centrale per la nostra esistenza organica e le sue funzioni vanno ben oltre l’assorbimento dei nutrienti e l’eliminazione delle scorie.
L’intestino è sede di importanti funzioni nervose (il cosiddetto 2° cervello), ospita la più estesa comunità di cellule immunitarie del nostro organismo e il microbiota, un universo di organismi simbionti con genoma codificante: virus, batteri e funghi.
Non deve quindi stupirci il fatto che reagisca rapidamente ad ogni modifica che viene apportata al nostro stile di vita e che queste reazioni possano essere talvolta inaspettate e/o fastidiose.
Intestino, cuore e cervello dialogano continuamente tra di loro costituendo quello che viene denominato l’asse intestino-cuore-cervello. Questo asse è in grado di modulare:

- l’umore e il comportamento;
- la percezione del dolore (influendo sulle vie ascendenti e discendenti);
- il funzionamento delle attività vegetative (transito intestinale, metabolismo degli zuccheri e degli ormoni);
La variabilità cardiaca (Heart Rate Variability) e i parametri di coerenza cardiaco/respiratoria sono ottimi indicatori della nostra resilienza sistemica e sono in grado di mettere in evidenza squilibri del sistema nervoso autonomo.
Obiettivo importante in ogni tipo di intervento di medicina e nutrizione funzionale sarà quindi di leggere con attenzione i messaggi che arrivano dal nostro intestino ed eventualmente instaurare un protocollo di riequilibrio dell’ecosistema intestinale e della funzione di barriera.

Quando si parla di salute intestinale non si può ignorare il grande capitolo dei probiotici, un capitolo ancora tutto da scrivere.
La ricerca recente ha mostrato che alcuni ceppi batterici e fungini sono in grado di modificare positivamente o negativamente l’umore e si è introdotto il termine psicobionti per indicare organismi in grado influenzare il nostro equilibrio psico affettivo attraverso la produzione di sostanze bioattive.
Nel 2013 è stato coniato il termine Psicobionti per sottolineare come l’azione di molti organismi simbionti su umore, comportamento, attività cognitive abbia importanti prospettive di sviluppo clinico. Numerosi organismi hanno dimostrato la capacità di agire su ansia, comportamento esplorativo, desiderio di zuccheri.

Probabilmente in futuro saranno proposte al consumatore miscele di ceppi in grado di agire sinergicamente su psiche e comportamento.
I meccanismi sono ancora da chiarire ma sappiamo già che alcuni organismi producono attivamente neurotrasmettitori (catecolamine, dopa, serotonina), altri influenzano la produzione di recettori cannabinoidi (Lactobacillus acidophilus NCFM), altri producono neurotossine come la candidina della Candida albicans.
La Candida è un lievito normalmente presente nel nostro intestino ma in particolari condizioni diventa sovrabbondante e invasiva. Produce oltre 30 tossine diverse ed è in grado di aumentare il nostro desiderio smodato di zuccheri inducendo fame compulsiva.

In questo caso è opportuno trattare con modulatori microbici o farmaci specifici.
È possibile che in futuro avremo a disposizione dei trattamenti probiotici o combinati per il trattamento della depressione, dell’ansia e degli attacchi di panico.
Al momento abbiamo la certezza che un buon equilibrio intestinale può contribuire alla stabilità dell’umore e ad una buona qualità di vita.

Bibliografia scientifica: Salute della Donna Metagenics
