Psoriasi

Il 53,3% dei malati di psoriasi e il 45,5% di quelli con artrite psoriasica si dichiara insoddisfatto del trattamento ricevuto.

La guarigione è prendersi cura di Sé

La Psoriasi è una malattia che in Italia affligge circa 3 milioni di persone. Ha un forte impatto sociale e psicologico e anche per questo motivo gli specialisti della salute sono impegnati nella ricerca di una terapia veramente efficace.

In alcuni casi le terapie farmacologiche sono indispensabili e devono essere tempestive, soprattutto quando le aree cutanee interessate sono molto estese con il rischio di gravi complicanze psicologiche e fisiche, oppure quando è implicato anche un interessamento articolare che può comportare forti dolori fino all’immobilità.

Purtroppo sono molti i casi in cui la terapia farmacologica non sortisce i risultati sperati o si manifestano gravi effetti indesiderati che conducono alla sospensione del trattamento.

Esiste inoltre correlazione tra Psoriasi e disturbi metabolici, endocrinologici e cardiovascolari che possono talvolta compromettere e/o limitare le possibilità terapeutiche.

Secondo recenti sondaggi più della metà dei pazienti si definiscono insoddisfatti delle cure ricevute.

I dati raccolti da sondaggi nazionali svolti negli Stati Uniti dalla National Psoriasis Foundation e riguardanti oltre 76mila persone che convivono con la psoriasi ci rivelano notizie allarmanti.

Il 53,3% dei malati di psoriasi e il 45,5% di quelli con artrite psoriasica si dichiara insoddisfatto del trattamento ricevuto. Un’alta percentuale di pazienti abbandona la terapia consigliata dallo specialista e fra i motivi più frequenti per l’abbandono della cura ci sono la mancata efficacia e gli effetti collaterali.

Un sondaggio condotto in Italia su un campione di 5000 persone ci indica che oltre 8 pazienti su 10 sono delusi dalle cure e quasi 9 su 10 le abbandonano per insoddisfazione.

Inoltre in pochi anni il numero delle persone con psoriasi che si rivolgono ai centri di riferimento s’è dimezzato.

La gestione della Psoriasi attraverso un protocollo di Medicina Funzionale diventa la soluzione indispensabile per andare incontro alle esigenze delle persone che soffrono di psoriasi.

La Medicina Funzionale fonda il proprio razionale sulla ricerca ed eliminazione di tutti i fattori che sottendono le malattie autoimmuni e infiammatorie.

malattia percorso

Questo approccio focalizza il proprio interesse sulla causa invece che sul sintomo proponendo un approfondito iter diagnostico al fine di elaborare un percorso terapeutico personalizzato.

Il Metodo Apollo nasce per soddisfare tutte queste esigenze. Gli ideatori del Metodo, partendo da una analisi approfondita e dettagliata dell’eziopatogenesi di questa malattia.

Hanno stilato un protocollo diagnostico nutrizionale e integrativo che permette di agire sui singoli fattori che scatenano e mantengono le fastidiose manifestazioni che caratterizzano la Psoriasi.

La Psoriasi è una malattia autoimmune a carattere multifattoriale. Questa malattia si scatena in persone geneticamente predisposte in seguito all’azione di diversi fattori scatenanti.

Interessa dal 3 al 5% della popolazione e può apparire a qualsiasi età, ma sono stati riportati due picchi di insorgenza età: il primo tra i 20 ed i 30 anni e il secondo tra i 50 e 60 anni. Maschi e femmine sono ugualmente colpiti.

Sono state descritte diverse varianti cliniche della malattia: la psoriasi volgare la più comune, psoriasi guttata, psoriasi pustolosa, psoriasi inversa ed eritrodermica.

Può esserci anche un coinvolgimento delle articolazioni: l’artrite psoriasica colpisce il 5-30% dei pazienti con malattia cutanea. Nella maggior parte dei casi l’artrite psoriasica appare almeno un decennio dopo la malattia della pelle, mentre nel resto i due disturbi si verificano simultaneamente, raramente l’artropatia precede la malattia cutanea.

I fattori di rischio più importanti per lo sviluppo di artrite psoriasica sono: genere femminile, esordio precoce, la predisposizione genetica, e la diagnosi precoce dei segni radiografici.

Questa manifestazione, un tempo considerata di esclusiva pertinenza cutanea e articolare, attualmente è considerata una malattia sistemica dal momento che è caratterizzata da uno stato infiammatorio generalizzato e specifiche alterazioni metaboliche che riguardano il sistema endocrino, l’intestino e l’apparato cardiovascolare.

L’obiettivo di questo protocollo è di individuare attraverso un percorso diagnostico accurato quali possano essere i fattori scatenanti della reazione autoimmune e infiammatoria in ogni singolo individuo.

verdure carne riso

Microbiota e Psoriasi

Per questo motivo è spesso necessaria una anamnesi e una visita accurata per comprendere i diversi squilibri su cui lavorare. Come scopriremo più avanti ogni tipo di psoriasi è associata a specifiche variabili su cui andare a lavorare.

Quindi una diagnosi specifica è il punto di partenza. Il percorso è lungo e l’intervento va fatto sul piano nutrizionale, integrativo, infettivo ed endocrino.

Disbiosi simile a quella delle malattie infiammatorie croniche intestinali, Aumento Rapporto Firmicutes – Bacterioidetes, Minor diversità microbica, Riduzione Actinobacteria, Riduzione Akkermansia (Phylum Verrucomicrobia)

La catena di eventi proposta che porta alla malattia infiammatoria cronica è la seguente:

In circostanze fisiologiche c’è uno stretto controllo del traffico di antigeni da parte della mucosa che di concerto con cellule immunitarie specifiche e con i mediatori citochinici preservano l’integrità e la tolleranza della mucosa.

La disbiosi intestinale o il glutine stesso, causano una produzione inappropriata della quantità di zonulina con successiva perdita funzionale della barriera intestinale.

Aggravata dagli antigeni derivati dal microbiota e dal traffico di endotossine dal lume alla lamina propria innescando risposte immunitarie innate e adattative, causando un microambiente pro-infiammatorio.

Questo processo continua, la risposta adattativa aumenta, causando la produzione di citochine pro-infiammatorie, tra cui l’interferone gamma (IFN-γ) e TNF-α, che causano un’ulteriore apertura della via paracellulare al passaggio degli antigeni creando un circolo vizioso.

Alla fine, questi processi portano alla rottura della tolleranza con conseguente insorgenza di malattie infiammatorie croniche la cui natura è influenzata dallo specifico background genetico dell’ospite che determina quale organo o tessuto sarà preso di mira dal processo infiammatorio.

Si è visto che i due più importanti fattori di rilascio di zonulina sono il glutine.

Più precisamente alcuni frammenti della gliadina e dei fattori gliadino – simili e agenti infiammatori batterici come LPS.

Quindi se dovessimo riepilogare a cosa risponde questo recettore attivando i pathways infiammatorio/immunitari: Glutine Sibo Disbiosi.

Il Protocollo prevede l’eliminazione dei seguenti alimenti:

Cereali e derivati (glutine, lectine, saponine, inibitori delle proteasi…). Legumi (lectine e saponine). Latte e derivati (caseine). Solanacee (solanina e lectine)

Alessandra Tagliabracci
Alessandra Tagliabracci
Fano (PU)
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Io, dentro ad una stanza buia, con una porta chiusa, dalla quale sbirciavo impaurita, dal buco della serratura il mondo fuori di me. Poi il giorno 30 gennaio 2023, ho incontrato Francesco Ciani nel suo studio Naturopatico in Medicina di Segnale. La sua Eccellente Preparazione Professionale. La sua Bontà d’AnimA, mi hanno resa attenta ad ascoltarlo con attenzione ed interesse. Nelle sue parole, la mia AnimA si è Riconosciuta, ha Ricordato chi è. Francesco sta frantumando tutti i miei schemi mentali errati, nei quali mi ero sempre identificata: È questa la Chiave che sta spalancando la serratura di quella porta!!!! Là fuori c’è il Mare🌊 il Sole ☀ la Luna 🌙✨le Stelle ✨🌟 Gioia🎊 Gioco🎈🎈……. LA VITA! Dirti Grazie ❤Francesco❤ non ti rende giustizia, Ma non ho altre parole🙏

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