Ai diabetici. Ha proprietà diuretiche, aperitive, digestive, toniche, eupeptiche, depurative del sangue, è un tonico epatico. Della pianta di usano le foglie.
L'uomo del nostro tempo e della nostra civiltà ha sviluppato in misura particolare le forze cerebrali ed è quindi in costante pericolo di trascurare il suo secondo centro, il cuore.
Passiamo dormendo circa un terzo della nostra vita, e per una buona parte del tempo in cui siamo addormentati siamo immersi in un'attività onirica che è puro pensiero senza forma, anche se prima di svegliarci ci sembra molto reale.
I reumatismi cronici sono l’espressione densa di rabbia, amarezza, frustrazione, vittimismo, vecchie carenze affettive. Le ossa : mancanza di supporto dagli altri e verso gli altri, sistema organizzativo in cui si vive.
La febbre rappresenta nel suo contesto anche una perdita di contatto con la propria spiritualità, intrinseca nella vita e nel corpo in cui siamo, trasformano d ogni emozione o inconsapevolezza in congestione tossica con la materia fisica, sedentarietà, rabbia trattenuta, desideri inespressi.
Questa è una fase di difesa, di aggressione, di vittimismo. Siamo reattivi nei confronti degli altri e il nostro primo riflesso, qualunque cosa accada, è una reazione di difesa forte e talvolta persino violenta. Siamo attivi e ben decisi a difenderci ad ogni costo da qualcosa che abbiamo etichettato con dei nomi; dermatite allergia da acari ecc.
Queste malattie sono per estensione i segnali di una mancanza d'espressione di sé, di ciò che si è, delle proprie qualità o fragilità «cosa non riesco a far passare, a dire». L'ipertiroidismo (Yang) o l'ipotiroidismo (Yin), per esempio, costituiscono spesso il segno di un'impossibilità a dire o fare ciò che si vorrebbe.
Le malattie della bocca sono il segno della nostra difficoltà a «mordere» la vita, ad accettare di ingerire ciò che ci propone, a masticarlo per meglio digerirlo.
Acne, eczema, rossori, come pure barba, baffi, eccetera sono tutti mezzi che rivelano le nostre difficoltà ad accettare il nostro volto, sia perché non ci piace, sia perché è troppo bello e attira più di quanto vorremmo.
Ci risulta allora possibile crescere, evolvere e giungere progressivamente a fare ciò che definisco «la pace dei contrari» (che Jung aveva battezzato come «riconciliazione degli opposti»), l'Unità in noi, creando, partorendo un altro noi stessi.
Domande
1. Da quale parte sono ristretto, su quella sinistra femminile, o su quello destra maschile?
2. In quali condizioni si trova il flusso della mia energia vitale?
3. Come potrei favorire il suo libero fluire?
4. Come mi comporto con la polarità?
5. Che cosa potrebbe mettere ordine nella mia vita e portare me al centro?