La guarigione è integrazione
Malattia Espressione dell’AnimA
I funghi appartengono al regno vegetale e vivono nutrendosi soprattutto di materiale organico morto, il che li spinge ad insediarsi sulle parti morenti di piante viventi.
Sono parassiti che approfittano della vita altrui senza dare niente in cambio.
La loro cattiva reputazione ha fatto sì che diversi gruppi spirituali li abbiamo inseriti nella lista dei cibi proibiti. I funghi colonizzano le strutture viventi del mondo animale e umano indebolite e sul punto di degenerare e morire sono messaggeri di morte, in grado di attaccare qualsiasi parte del corpo in cui il tessuto rinuncia a lottare per la vita.
I microrganismi che ci aggrediscono hanno però bisogno per potersi introdurre che l’apparato immunitario sia indebolito.
Solo se l’organismo ritrae energia a una sua struttura lasciando lavorare la tematica corrispondente a livello di coscienza, l’assalto diviene possibile. Mentre gli esseri viventi più piccoli in assoluto, i virus, combattono una battaglia acuta e decisiva, i batteri si comportano in modo altrettanto acuto ma più subdolo, avendo imparato a vivere pacificamente in simbiosi, come fanno ad esempio i bacteri intestinali.
I funghi, oltre a distruggere completamente le difese del corpo, portano avanti lentamente i loro attacchi, coi quali si conquistano a poco a poco un loro territorio senza minacciare seriamente chi li ospita: non provocano la morte, si limitano ad annunciarla (all’area colpita).
La micosi ai piedi è determinata dalla presenza di parassiti di per sé innocui e incapaci di fare veramente del male, che però portano alla disperazione molte persone.
Questi esseri estranei colonizzano le unghie e mostrano veramente poco rispetto nei confronti delle nostre armi.
Il fatto che i funghi osino inoltrarsi soltanto partendo dalle estremità, induce a considerare le unghie da un’altra prospettiva: devono essere vicine alla morte, o quasi completamente prive di vita, per offrire ai parassiti un terreno fertile.
Una volta che i funghi hanno messo radici, diventano estremamente ostinati e non demordono neppure se bombardati con l’artiglieria pesante, per esempio con antibiotici chimici “CHE NON SERVONO” è necessario rieducare il “TERRENO”.
Ricorrono con estrema facilità a una ritirata strategica e appena l’offensiva viene allentata, fanno di nuovo la loro comparsa, disturbando la pace dell’anima e dimostrando quanto il soggetto sia predisposto a lasciarsi turbare.
I funghi si nutrono delle unghie, divorandole pezzo per pezzo in tutta calma.
Questo modo di combattere subdolo e aggressivo, di fronte al quale si è impotenti, ci annienta dolcemente. Non dobbiamo inoltre dimenticare che le unghie, armi così corrose, non sono più un ornamento: la loro luminosità e la loro levigatezza scompare rapidamente. Poi si arriva a una situazione di stallo tra le unghie e i parassiti.
Quello che questi ultimi divorano, viene sostituito pezzo per pezzo dalle prime.
Così l’unghia per la quale si combatte diventa più spessa e deforme, assume l’aspetto di una lamiera piena di fessure, battuta e riparata un’infinità di volte. Se i funghi esagerano e l’unghia cade o viene eliminata dal suo disperato possessore, la storia non è finita. Finché la situazione di base persiste, la provocazione silenziosa ma insistente continua.

La mancanza di igiene svolge in questa situazione un ruolo decisivo.
In molte religioni l’abluzione simbolica dei piedi indica la necessità di un rapporto pulito con le fondamenta del proprio essere, con le proprie origini e con il proprio passato. I funghi ai piedi dimostrano che il contatto con la madre terra, e quindi con il mondo, non è pulito.
Nella posizione classica della meditazione, quella del loto, le piante dei piedi vengono tenute in alto come simbolo di un orientamento completo verso il mondo spirituale. In questa posizione i funghi ai piedi o le verruche risultano sgradevoli ma sinceri.

Quello che occorre fare è abbassare le difese e gettare le armi.
Ciò dovrebbe però avvenire consapevolmente. Se il corpo viene alleggerito in modo adeguato a livello psicologico e spirituale, può rimettere in ordine le sue armi danneggiate e riconquistare il territorio perduto.
Un conflitto cronico e dimenticato relativo alla propria combattività, vuole essere vissuto e concluso in modo consapevole.
Come in tutte le infezioni che avanzano portate da truppe straniere, la difesa psico-spirituale richiede troppe energie, per cui il corpo viene indebolito.
Il principio dell’aggressione, reclama di essere vissuto in modo consapevole specialmente nel caso delle infezioni da funghi che si manifestano in forma benigna, meno acuta. Come tutti i conquistatori, anche i funghi esortano a difendersi.
In particolare, i funghi ai piedi incitano a prendersi cura delle proprie armi e dei propri strumenti e promuovere il loro sviluppo. Ciò diviene simbolicamente evidente nella crescita di grossi e spessi artigli.
In particolare va curata la difesa dei propri confini.
Chi si adira contro parassiti e scrocconi, ha un problema con questa tematica. È necessario che se ne renda conto e che porti la situazione a livello consapevole.
Occorre farsi largo nella vita e, se necessario, aggrapparsi con le unghie, restando vitali e dinamici fino in fondo.
Domande
1. Dove le mie difese combattono una guerra inconfessata e inconscia, in modo lento e senza fiamma?
2. Dove non mi curo di tirare fuori le unghie spirituali e di aggrapparmi con esse alla vita?
3. Quale territorio fisico di confine lascio improduttivo e faccio deperire?
4. Se mi vergogno delle mie unghie fisiche distrutte, in che misura mi vergogno anche di quelle spirituali?
5. Perché per la vitalità delle mie unghie è finita?
6. Chi vive a sbafo ai danni miei e della mia vita?
7. In quali situazioni sono io stesso a vivere da parassita?
