La guarigione è sempre legata alla comprensione
Comunemente viene insegnato, che non appena si manifesti un fastidio, un disagio, la febbre bisogna assumere farmaci per sopprimere il sintomo (il più velocemente possibile), che però è il segno che il nostro sistema è al limite.
Il corpo ci parla e meno sentiamo il messaggio, più questo messaggio persiste, fino ad arrivare a generare patologie importanti.
Dedicare tempo a sé, al proprio ascolto, non vuol dire essere egoisti.
L’ascolto è come l’amore: se non si ama per prima cosa se stessi non si potrà mai amare sinceramente un altro, si può essere davvero altruisti solo se si è capaci di ascoltare, innanzitutto, i nostri bisogni e di rispettarli.
Per sviluppare l’ascolto e la comprensione del messaggio nascosto, è molto utile imparare a essere consapevoli del momento che si vive, stare hic et nunc (qui e ora), nel momento presente, l’unica realtà che si possa chiamare tale.
Per quanto sia tutto un ologramma o un multiplo di Pi Greco 3,14 legittimo per la mente e i suoi sensi.
L’attenzione di essere presenti a se stessi, senza giudizio né pensieri, semplicemente “essendoci” con tutti noi stessi, è fondamentale per sviluppare questo senso di consapevolezza nei piccoli gesti della quotidianità.
Come prestare attenzione all’acqua che scorre sulla nostra pelle sotto la doccia, un bagno caldo con il sale, ascoltare il respiro, le mani e le vibrazioni della voce che esce e dei colori delle cose che osserviamo, o stringere la mano delle persone con presenza mentale.
Riconoscere che il corpo ha un linguaggio con cui esprime stati di incoerenza che si manifestano in malesseri e malattie è quindi fondamentale per ritrovare non solo il senso dell’esistenza individuale ma anche per riscrivere il senso della pratica medica, troppo spesso trasformata in arida applicazione tecnico-meccanica e svuotata di qualsiasi umanità.
Le conoscenze cliniche sono assolutamente necessarie ma non sono di per sé sufficienti per costruire fiducia né, di conseguenza, per generare speranza, comprensione e guarigione; per accedere e comprendere il significato nascosto della personale Immagine Interiore da cui ci siamo separati.
Senza fiducia e senza speranza il Paziente/Cliente o meglio la PERSONA si trova solo, sola. La Malattia è un espressione di separazione interiore, ma al contempo una possibilità che ci ricorda che ci stiamo separando da ciò che è più vero, sentito, vitale!!
La vita che non hai ancora scelto, le esperienze che non hai fatto, il coraggio di guardarti dentro, la forza di usare la tua coscienza per creare la tua vera missione.
Quella da cui hai permesso di farti separare!!
La Vita bussa ogni giorno, ti ricorda che aspetta che tu apri l’ultima porta quella più pesante, dove la maniglia scotta, dove la luce che esce dai suoi spiragli fa scattare l’Ansia e la Paura di Viverla.
Non sono le Tenebre a determinare l’inferno!
Ma la Luce che sei dentro, sanguinando pulsa e ti blocca dove persiste con le tue false credenze.
Francesco Ciani