L’enorme confusione sui pericoli associati ai grassi saturi riguarda in parte i loro effetti sul colesterolo LDL, spesso definito colesterolo “cattivo”.
Ma è importante comprendere che i termini LDL e HDL si riferiscono alle lipoproteine, che sono semplicemente proteine che trasportano il colesterolo. LDL significa lipoproteina a bassa densità, mentre HDL significa lipoproteina ad alta densità.

In realtà il colesterolo HDL è associato a un abbassamento del rischio di sviluppare malattie cardiache; per questo motivo la misurazione del colesterolo totale non aiuta a rilevare il rischio.
Infatti, se il tuo colesterolo totale è “alto” perché hai molto HDL, ciò non significa che tu abbia un alto rischio di sviluppare malattie cardiache; al contrario, è probabile che l’HDL ti protegga da questo pericolo.

È dimostrato che i grassi saturi aumentano non solo il colesterolo LDL ma anche l’HDL, che ha una funzione protettiva. E l’LDL non è necessariamente “cattivo”, ne esistono infatti tipi diversi:
colesterolo LDL piccolo e denso;
colesterolo LDL grande e soffice.

Le ricerche hanno confermato che le particelle grandi e soffici di LDL non contribuiscono alle malattie cardiache. Invece le particelle piccole e dense si ossidano facilmente e possono scatenare patologie cardiovascolari, perché penetrano più facilmente nelle pareti arteriose dove contribuiscono alla formazione dell’ateroma, ovvero la placca delle arterie.
I grassi trans sintetici aumentano l’LDL piccolo e denso. I grassi saturi, invece, aumentano l’LDL grande e soffice, quindi benigno. Per le persone che hanno alti livelli di LDL piccolo e denso, il rischio di malattie cardiache è il triplo di quello delle persone che hanno alti livelli di LDL grande e soffice.

E c’è un’altra notizia che potrebbe sorprenderti: i grassi saturi che mangi possono trasformare l’LDL piccolo e denso in LDL grande, soffice e salutare! Le ricerche hanno dimostrato un altro dato importante:
le particelle piccole e dense di LDL aumentano quando si mangiano e bevono carboidrati e zuccheri raffinati, come il pane e le bibite. I carboidrati e gli zuccheri raffinati recano danni all’organismo più di quanto potranno mai fare i grassi saturi.

Il paradosso che emerge dalle conoscenze che abbiamo acquisito è che in realtà i grassi saturi producono importanti effetti benefici:
– forniscono i materiali costitutivi delle membrane cellulari, degli ormoni e delle sostanze ormonosimili;
– favoriscono l’assimilazione dei minerali come il calcio; trasportano importanti vitamine liposolubili, come la A, la D, la E e la K;
– garantiscono la conversione del carotene in vitamina A; aiutano ad abbassare i livelli di colesterolo (acido palmitico e acido stearico);

– fungono da agenti antivirali (acido caprilico);
– sono un ottimo carburante per il cervello quando si convertono in chetoni
– contribuiscono al senso di sazietà e appagamento, riducendo il bisogno di spuntini a base di cibi trattati, gustosi ma poco nutrienti;
– modulano la regolazione genetica e aiutano a prevenire il cancro (acido butirrico);
– aumentano i livelli di LDL grande e soffice, non associato a un rischio maggiore di sviluppare malattie cardiache;
– incrementano i livelli di HDL, che compensano qualunque aumento dell’LDL;
– alimentano i mitocondri e producono molti meno radicali liberi rispetto ai carboidrati.
Le ricerche dimostrano chiaramente che i grassi saturi sono benefici per la salute dell’essere umano.

La maggior parte delle persone ha bisogno di aumentare radicalmente l’apporto di grassi sani nella propria dieta; non solo di grassi saturi ma anche di grassi monoinsaturi (contenuti nell’avocado e in alcuni tipi di frutta secca) e di omega-3, limitando al tempo stesso gli oli vegetali trattati e i grassi omega-6 persino nella loro forma naturale (contenuti nei semi e nella frutta secca).

Acidi grassi a corta catena come buttirato, propionato, acetato
per la produzione di Triptofano, Dopamina, Serotonina, ci sono prove che possano agire come modulatori epigenetici, che possano modulare il modo in cui i geni e neuroni effettivamente operano un altro ruolo molto importante dei microbi all’interno del Microbiota è la produzione di triptofano, in particolare i batteri sintetizzano triptofano, che è il precursore necessario per la serotonina a sua volta modulano l’umore, il sonno, l’appetito.
Se ti riesce difficile ricordare tutti questi dettagli, tieni a mente una sola cosa: per avere una salute ottimale, mangia cibo vero; ciò significa cibo ricco di grassi saturi e povero o privo di grassi trattati, in particolare di oli vegetali raffinati.
42 PubMed.gov, https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/… consultato il 28 novembre 2016.
43 K. Alpay et al., “Diet Restriction in Migraine, Based on IgG Against Foods: A Clinical Double-blind, Randomised, Cross-over Trial,” Cephalalgia, 30, n. 7 (2010): 829–37, DOI:10.1177/0333102410361404.
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46 K. L.
Dr. Joseph Mercola (Trasforma il grasso in energia)
