Infiammazione Acuta

La vasodilatazione e la perdita della permeabilità della barriera endoteliale favoriscono l’accumulo di plasma nel tessuto danneggiato, con formazione di edema.

L'infiammazione e il dolore

A seguito di danno tissutale, si verificano modifiche dei vasi sanguigni capillari e venule post-capillari, caratterizzate da una rapida vasocostrizione inziale rapidamente seguita da vasodilatazione, e provocata dal rilascio di mediatori quali ossido nitrico e istamina.

  1. 2. La vasodilatazione e la perdita della permeabilità della barriera endoteliale favoriscono l’accumulo di plasma nel tessuto danneggiato, con formazione di edema.
  1. Si attivano le piastrine e le cellule infiammatorie, e vengono rilasciati mediatori chimici che richiamano altre cellule immunitarie nel sito del danno e sostengono ulteriormente l’edema.
  1. I neutrofili vengono reclutati al sito del danno, fuoriescono dai vasi e iniziano ad eliminare gli agenti del danno tissutale.

La mancata eliminazione della noxa patogena che ha scatenato il processo infiammatorio acuto comporta la cronicizzazione del processo infiammatorio stesso, caratterizzato da un cambiamento del tipo di cellule coinvolte (i neutrofili vengono rimpiazzati da macrofagi e linfociti T) con possibile formazione di granulomi e fibrosi tissutale.

L’infiammazione cronica può essere definita come la “persistenza di una risposta infiammatoria nel tempo (mesi-anni), e dalla concomitanza e persistenza di processi di danno e riparazione tissutale.

Le reazioni vascolari si attenuano, mentre prevale la sintesi di nuovi vasi sanguigni e l’attivazione dei fibroblasti che intervengono nel rimodellamento tissutale e pian piano sostituiscono il parenchima danneggiato con tessuto connettivo, determinando fibrosi.

In alcuni casi, come nelle patologie autoimmuni e nelle infezioni resistenti all’eradicazione, il processo infiammatorio esordisce sin da subito come cronico:

manca infatti la fase acuta iniziale, mentre intervengono precocemente processi di rimaneggiamento del tessuto con fibrosi e infiltrato cellulare caratterizzato dalla prevalenza di macrofagi, linfociti Th1 o Th2, plasmacellule e, in alcune forme, eosinofili.

Il protagonista dell’infiammazione cronica è il macrofago.

Accanto alla classica distinzione tra infiammazione acuta e cronica, negli ultimi anni si sono definiti diversi gradi di infiammazione “intermedia” che occupano un ampio range tra i concetti classici di “acuto” e “cronico”.

Oggi sappiamo infatti che la risposta infiammatoria è all’estremo di un range di risposte che vanno da un’alterazione dell’omeostasi del tessuto in risposta allo stress fino all’infiammazione finale. In altro modo, possiamo dire che l’infezione e il danno del tessuto sono alle due estremità di uno spettro di risposte,

conseguenti ad alterazioni e disfunzioni del tessuto, che attivano l’infiammazione a diversi livelli di magnitudo generalmente più bassi e di difficile misurazione. La presenza di trigger come alterazioni dell’omeostasi tissutale, disfunzioni metaboliche ed esposoma,

così come la mancata risoluzione di una risposta infiammatoria acuta, dovuta a fattori sociali, psicologici, ambientali e biologici, determinano lo sviluppo di una forma di infiammazione di basso grado, sterile, sistemica e cronica, definita infiammazione cronica di basso grado (low-grade chronic inflammation).

I fattori che determinano lo sviluppo di questa forma di infiammazione sono molteplici, piuttosto è associata ad uno stato di malfunzionamento dei tessuti con perdita degli equilibri omeostatici in diversi sistemi fisiologici che non sono direttamente correlati con la difesa dell’ospite e la riparazione dei tessuti.

Un sistema (organo, tessuto, cellula) si definisce in omeostasi quando i parametri fisiologici si trovano all’interno di un preciso e definito range di valori.

L’intervento di uno o più fattori esterni, che causano un cambiamento di certi parametri fisiologici al di fuori del range di normalità, determinano l’attivazione della risposta cellulare allo stress e, se questa non è sufficiente a riportare il sistema alle condizioni omeostatiche originarie, si attiva la risposta infiammatoria vera e propria.

Durante un processo infiammatorio acuto, inoltre, si verifica un cambiamento fisiologico di alcuni set point, ad esempio si sviluppa una moderata resistenza all’insulina necessaria per riallocare le risorse energetiche alle cellule immunitarie.

Nel momento in cui l’infiammazione acuta non si risolve, l’alterazione persistente di questi set point contribuisce allo sviluppo di patologie non comunicabili, ad esempio la persistenza della resistenza all’insulina può sfociare in un diabete di tipo 2.

L’infiammazione cronica di basso grado (o infiammazione cronica sistemica) è ormai riconosciuta essere alla base dello sviluppo di molte patologie croniche, dal diabete di tipo 2 alle malattie cardiovascolari, dai tumori alle patologie neurodegenerative.

Oltre il 50% di tutte le morti possono essere attribuite a patologie a patogenesi infiammatoria.

Sempre più evidenze riconducono il rischio di sviluppare infiammazione cronica di basso grado alle primissime fasi dello sviluppo e i suoi effetti persistono durante tutta la vita influenzando il rischio di mortalità e morbidità.

La presenza di infiammazione cronica di basso grado in una donna gravida e in adolescenza contribuisce infatti ad un aumentato rischio di sviluppare le cosiddette malattie non comunicabili nella vita adulta.

Bibliografia: Metagenic Il Consiglio degli Specialisti

Antonella Agostini
Antonella Agostini
Pistoia
Sono profondamente grata a Francesco, una persona che lascia un segno indelebile nel cuore per la sua professionalità e dedizione. Quello che mi ha particolarmente colpito in lui è la sua energia maschile, potente e vivace, che si fonde armoniosamente con una delicatezza e dolcezza quasi femminile. Fin dal primo incontro, mi sono sentita compresa e ascoltata, avvolta dalla sua amorevole forza. Ho cercato l'aiuto di Francesco per problemi di stomaco e intestinali, e già dai primi giorni successivi al nostro incontro, ho iniziato a notare un miglioramento costante e progressivo e mi sento vitale e serena. Un grazie di cuore Francesco ❤

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