Quali cure ?
Che figura è il Naturopta, In che cosa consiste, una consulenza?
Perchè ci si rivolge ad un professionista del genere? Cosa mai aspettarsi?
Da come ho compreso, studiando e grazie anche alle tecniche del neuroscienziato Calligaris, tesi del 1901, l’essere umano ha necessità di estromettere, proiettare ogni tipo di dicotomia, sia a livello fisico (malattia), emozionale, tissutale nel luogo dove vive come espressione di poca consapevolezza di Sè.
Creando così una realtà olografica, duale, per meglio osservarsi e comprendere ogni aspetto di se stesso anche grazie alla malattia, disagio, esperienza.

– Tendenzialmente, ogni persona alimenta inconsapevolmente ciò che lo separa da se stesso o da ciò che persiste o resiste come disturbo, cercando sovente anche abitudini deleterie, cibo spazzatura, dove in questo caso saranno a scegliere per lui (una flora batterica disbiotica).
– Anche se una persona, si alimenta al meglio, disintossicandosi, cercando alimenti a fini plastici, eubiotici, sport, ecc ma non comprenderà la sua dicotomia, continuerà a prendere farmaci o rimedi a vita senza controllo, per spegnere ciò che la propria coscienza gli sta comunicando.
– Ogni qualvolta che una persona intraprende, un percorso di aiuto, di ripristino sotto ogni aspetto, e se integrasse (sempre che il corpo lo assimili), triptofano, alfalattoalbumina, dopamina, serotonina, pre/probiotici umani, ecc allo stato puro, o biodisponibile, si avranno dei ritorni, o psichici o fisici legate alla reazione da guarigione.

La reazione di guarigione, anche chiamata “die off” in inglese o Reazione di Herxheimer: sentirsi peggio prima di stare meglio la reazione di Herxheimer è una reazione alla detossificazione del corpo di breve durata (da alcuni giorni a poche settimane).
– Così come il corpo si detossifica, è possibile che si abbiano sintomi simili a quelli dell’influenza, compreso mal di testa, dolore ai muscoli e alle articolazioni, dolori al corpo, mal di gola, malessere generale, sudorazione, brividi, nausea, forte stanchezza, macchie rosse della pelle, reazioni allergiche, edemi e altri sintomi.
Se la persona è stata impropriamente informata, non viene sostenuta, in questo delicato passaggio, smetterà qualsiasi alimentazione, attività fisica, rimedio, farmaco ecc.

– Perciò, dal mio punto esperienziale, quando passo un’informazione di risoluzione, la malattia la faccio passare come un’occasione di recupero funzionale di se stessi, dove ci sono parti della personale esistenza che piange, sanguina o altro..
– La persona chicchessia inizia a guardarsi dentro, ad accogliersi, a riconoscersi, in ciò che veramente soffre e alimenta la dicotomia tra un aspetto sano e un aspetto da cui si è separato da se stesso, per comprendere tutto ciò, la sua Vita, quella che non sta vivendo affatto.
– A questo punto ogni terapia sarà circoscritta in un tempo determinato, nonostante le sue abitudini, la sua mente o le sue resistenze lo possono attanagliare, resisterà ricordando che lui per differenza è il contrario.

– Come spiega chiaramente J. Konrad Stettbacher, è possibile che ogni malattia diventi esperienza costruttiva e risolutiva. il punto di dolore è un aumento di entropia tale dove la persona si sta facendo una domanda, purtroppo viene espressa verso l’esterno e nell’ambiente circostante.
– È sufficiente mettersi a specchio con chi, in qualche modo non soffra di particolari dicotomie (o che le abbia compreso integrato le proprie), così che il messaggio di ripristino, fisico, tissutale, alimentare o medicinale funzioni.
– Non sarà più la stessa persona, e non avrà più bisogno di identificarsi in un passato duale, perchè avrà avuto la possibilità di ricordare di essere il Titolare del suo Corpo, (espressione fisica della Coscienza nel fare l’esperienza), Capitano della sua AnimA o Vita, Timoniere della sua Salute.
Francesco Ciani Naturopata di Segnale

