Attraverso l’alimentazione ed i farmaci per renderci definitivamente e cronicamente ammalati, ovvero dipendenti a vita da farmaci.

Come visto, la “scienza medica istituzionale” si dedica sin troppo spesso a falsificare i dati piuttosto che a raccoglierli, o li raccoglie sotto etichette contraddittorie e ingannatrici, basti pensare alle persone che risultano “guarite dal cancro” se non hanno recidive nei 5 anni seguenti alla cura;
se poi al sesto anno sviluppano metastasi in tutto il corpo e muoiono, dal punto di vista statistico tali persone risultano ammalate due volte e guarite una volta: il dato reale di insuccesso totale si traduce quindi in un 50% di successo .

Questo inganno totale comprende anche la diramazione di linee guida per la prevenzione che risultano spesso inefficaci, se non addirittura controproducenti, come nel caso dello screening per “prevenire il cancro al seno”
(che in realtà non previene niente perché in base all’esito dell’esame si attivano degli interventi, ma solo se il il tumore c’è già) che viene effettuato tramite radiografie, ovvero tramite uno strumento potenzialmente cancerogeno (soprattutto la leucemia, ma anche altri tumori, possono essere causati dalle radiazioni).

La vera prevenzione consiste in uno stile di vita ed in una alimentazione sana, ma anche in uno stato di equilibrio del microbiota intestinale (per non parlare della prevenzione dei focus dentali che si attua rifuggendo da molti trattamenti di uso comune in odontoiatria ed utilizzando la neural-terapia).

Tale prevenzione semplicemente non esiste, e anche se ogni tanto si sente qualche consiglio adeguato, nessuno mai informa la gente che il grano che si consuma al giorno d’oggi è quasi tutto geneticamente modificato (già da qualche decina di anni, con irradiazione dei raggi gamma sui semi),
che la farina è un alimento povero di sostanze nutritive perché dopo due settimane dalla macina si deteriorano, e che la farina raffinata è ancor più povera di quella integrale.

La nostra alimentazione occidentale, basata per lo più di farine raffinate, vecchie, ossidate, conservate, e per lo più ottenute da grano artificialmente modificato, è quanto di peggio si possa immaginare, anche perché spesso a questo alimento ormai impoverito si aggiungono i residui dei prodotti chimici utilizzati in agricoltura nonché zucchero raffinato, cloruro di sodio, glutammato monosodico, conservanti, aromi (che anche quando sono detti “naturali” vuol dire solo che si ottengono a partire da sostanze naturali, attraverso eventuali processi industriali).

Tutto questo porta di conseguenza al proliferare delle malattie, ed alla vendita di una gran quantità di farmaci sintomatici che, oltre a non affrontare il problema alla radice, possibilmente ci regalano dei begli effetti collaterali da curare con altri farmaci; si innesca così un meccanismo che può renderci definitivamente e cronicamente ammalati, ovvero dipendenti a vita da farmaci.
Siccome poi mente e corpo sono inscindibilmente legati, le terapie farmacologiche (specie se prolungate nel tempo) finiscono per annebbiare anche le nostre capacità intellettuali ed il nostro equilibrio psichico: “mens sana in corpore sana” dicevano gli antichi, e del resto questo libro fornisce abbondante documentazione di questo legame.

Di conseguenza il business della malattia che porta miliardi nelle tasche di pochi grandi imprenditori e azionisti delle case farmaceutiche ha l’effetto non indifferente di rendere l’umanità malaticcia, alquanto debole nel fisico, spesso carente di energie e stanca, ma anche letteralmente psico-labile, insicura, preda di paure, ossessioni, compulsioni, e di conseguenza altamente manovrabile dal sistema di potere che spesso fa leva su queste debolezza.
La paura e l’ansia in particolare sono degli ottimi strumenti per condizionare le masse: il senso di insicurezza creato ad arte rende le persone più (ingenuamente e stoltamente) solidali con il potere costituito (che è poi la fonte primaria della violenza e dell’insicurezza).

Un popolo che lavora, si fa spremere dal sistema delle tasse, si fa comandare da una casta di persone che pensa a tutto fuorché al benessere del popolo, ma è troppo debole psico-fisicamente per reagire, o che quando reagisce lo fa utilizzando strategie inutili e inconcludenti, è quanto di meglio potrebbe desiderare chi sta al potere.
Quale potere potrebbe desiderare sudditi in piena efficienza psico-fisica? Solo quell’ipotetico potere che si mette al servizio della popolazione e si preoccupa del suo benessere, ma dove avete mai visto un simile potere?

Qualcuno ogni tanto, ha provato ad esercitare il potere schierandosi davvero dalla parte della popolazione, come Patrick Lumumba (Congo), Thomas Sankara (Burkina Faso), o Salvador Allende (Cile), ma quando questo ha significato nazionalizzare le imprese,
le banche, le miniere, ecco che le potenze neocoloniali come gli Stati Uniti ed i suoi alleati occidentali sono intervenute fomentando colpi di stato contro governi democraticamente eletti (mentre dall’altra parte della cortina di ferro l’Unione Sovietica non ha mai permesso che il governo di un paese satellite potesse reclamare una reale indipendenza dalla superpotenza comunista, mandando anche i carri armati se necessario a reprimere le rivolte).

Per scendere un po’ più nel dettaglio occorre specificare che la disbiosi intestinale (con-causata da un’alimentazione errata e dall’uso di moltissimi tipi di farmaci, come abbiamo già visto) può portare a carenze di vitamine ed altre sostanze nutritive (in particolare la carenza di vitamine del gruppo B crea gravi scompensi al nostro sistema nervoso centrale, ma anche la carenza di vitamina C, zinco e magnesio).
La proliferazione di microbi patogeni e di parassiti nell’intestino causa una notevole produzione di tossine che influiscono anch’esse sul cervello, per non parlare dei residui della digestione difettosa di molti alimenti (in particolare latticini non fermentati, cereali e verdure amidacee).

Una dieta a base di farina raffinata (possibilmente macinata diverse settimane o mesi prima) e soprattutto a base di farina di grano (ricco di glutine) e di zucchero, oltre ad essere povera di sostanze nutritive indispensabile per la nostra salute psico-fisica, costituisce una fonte inesauribile di nutrimento per i patogeni ed i parassiti intestinali ed ha l’effetto di mantenere in vita un circolo vizioso che si può spezzare escludendo certi alimenti dalla dieta.
Le tossine prodotte da un intestino disbiotico vengono assorbite dal sangue (anche perché spesso l’intestino disbiotico è oltremodo poroso e fa passare anche ciò che dovrebbe espellere con le feci) superano la barriera emato-encefalica, arrivano al cervello e alterano sia percezione di sé che la percezione in genere.

Non è indifferente poi il ruolo dei batteri benefici (carenti in caso di disbiosi) nella comunicazione tra l’intestino ed il sistema nervoso centrale, per non parlare del Sistema Nervoso Enterico (ovvero residente nell’apparato gastrointestinale), secondo solo al Sistema Nervoso Centrale. I collegamenti tra psiche e intestino sono molteplici e assodati, come per altro è stato già mostrato.

La disbiosi intestinale (e la parassitosi spesso ad essa collegata) essendo causa di una gran parte dei fenomeni cosiddetti “psichiatrici” (che in realtà dovremmo spesso definire disturbi gastro-intestinali) può portare sia a una percezione errata della realtà, sia alle manie ossessive compulsive che alle paure ed alle ansie esagerate e immotivate.

Ecco com’è possibile che viviamo in un mondo di “paranoici” che non vogliono riconoscere l’orrore di questa realtà, e che sono bloccati dalla propria paura. Distruggere la flora intestinale con ogni sorta di farmaco e imporre un’alimentazione scorretta innesca una serie infinite di condizioni patologiche, porta a curarsi con farmaci sintomatici garantendo lauti profitti alle aziende del settore farmaceutico, ma porta anche ad una fragilità psicologica che torna a favore di chi ci comanda.

La disbiosi intestinale ha anche un altro effetto non trascurabile, quello di ostacolare il funzionamento del nostro sistema di disintossicazione da metalli pesanti, prodotti chimici e da altre tossine ambientali.
Di conseguenza la disbiosi favorisce il bioaccumulo di alluminio ed altri metalli, ci trasforma in una sorta di antenne viventi ci rende più soggetti non solo allo sviluppo di patologie neurodegenerative (Alzheimer, Parkinson, demenza in genere), ma anche alla sensibilità elettromagnetica:

l’accumulo di metalli pesanti potenzia l’effetto negativo delle radiazioni elettromagnetiche in cui tutti ormai siamo immersi (wi-fi, cellulari, radio e TV).
Il potere e le sue sporche ed occulte manovre ci sta trasformando in tanti “teletubbies”, tutti dotati di antennine per il telecomando, collegati in rete e con schermo incorporato (lo smart-phone o il tablet dal quale ormai la gente non riesce più a vivere separata).
Se a tutto questo aggiungiamo il consumo sempre crescente di psicofarmaci, che esplicano un diretto effetto negativo sul cervello, causando anche danni permanenti dopo un lungo periodo di assunzione, il cerchio si chiude.
1105 Anche se non è questa la sede per una disanima approfondita, ma sono numerosi i brevetti sull’uso delle onde elettromagnetiche per scopi di manipolazione mentale, vedi per esempio il Brevetto degli Stati Uniti n. 5.782.874 intitolato “Method and apparatus for manipulating nervous systems” http://www.google.com/patents/US5782874.
