Malattia Espressione dell’AnimA
I traumi rappresentano la seconda modalità di comunicazione. Si tratta qui di un secondo stadio nella gradazione dei messaggi.
Rappresentano infatti uno stadio in cui l’individuo, attraverso il suo Non-Conscio, è in cerca di una soluzione.
Il trauma è dunque un’espressione attiva, nel senso che costituisce un duplice tentativo da parte della persona che lo vive.
È innanzitutto un nuovo messaggio, più palese del tipo precedente, ma malgrado tutto ancora una modalità di comunicazione aperta.
Il Maestro o AnimA Interiore ( colpisce più forte sul portello e giunge persino a romperlo per produrre sufficiente rumore e costringere in tal modo il Cocchiere ad ascoltarlo.
Questo stadio può ancora permettere un cambiamento diretto della situazione in questione poiché appare in corso di processo di addensamento o di liberazione di energia.
Non significa dunque ancora che si renderà necessario passare attraverso una ripetizione dello schema, a patto di non «accusarne ricevuta».
Esso è destinato a segnare un tempo d’arresto per la persona, a costringerla a fermare momentaneamente il suo meccanismo inadeguato al fine di comprendere e operare un mutamento.
Ma il trauma è anche un tentativo attivo di stimolazione o di liberazione delle energie tensive che si sono immagazzinate a causa dello squilibrio interiore della persona.
È per questa ragione che non si produce mai a caso nel corpo.
Colpi, tagli, distorsioni, fratture e così via, si produrranno in un punto ben preciso del corpo fisico, al fine di stimolare le energie che circolano in tale punto o di indurre l’eliminazione del blocco energetico nello stesso, talvolta entrambi contemporaneamente.
Ci fornisce in tal modo informazioni estremamente precise su ciò che avviene dentro di noi. Prendersi una storta alla caviglia destra, farsi un taglio al pollice sinistro, avere uno spostamento della terza cervicale o battere la testa, tutto ciò indicherà ogni volta cosa non va.
Un giorno, in occasione di uno dei miei seminari, esposi quest’idea fornendo esempi che confermavano quanto venivo affermando.
Ad un certo punto, parlai dei problemi alle ginocchia e spiegai che essi stavano a sottolineare problemi di contrasti relazionali con gli altri e in particolare qualche difficoltà a cedere, a piegarsi, ad accettare qualcosa che fosse legato a tale relazione con l’altro.
Ottenni un gigantesco scoppio di risate in risposta
Mi rivolsi allora alla persona che mi aveva appena espresso il suo disaccordo e le chiesi che cosa di quanto avevo appena detto fosse così strano.
L’uomo mi rispose che due anni prima si era slogato il ginocchio semplicemente perché stava giocando una partita impegnativa di football e aveva tirato un calcio al pallone facendo una bella caduta.
In questo non vi era nulla da capire se non che nello sport ci si può anche casualmente far male. Gli chiesi allora semplicemente a quale ginocchio si fosse fatto male. Il destro, mi rispose.
Gli proposi quindi di cercare di ricordare se, all’epoca, vivesse una relazione conflittuale con una donna, nei confronti della quale egli si rifiutava di cedere rispetto a qualcosa.
Subito dopo, poiché non desideravo andare oltre sull’argomento, passai semplicemente ad altro, senza aspettarmi una risposta da lui.
Nella mezz’ora successiva mi resi conto che rifletteva, che cercava di ricordare, poi tutto un tratto impallidì violentemente.
Mi interruppi quindi per chiedergli cosa stesse accadendo. Davanti a tutti mi mise al corrente di ciò che si era appena ricordato.
La vigilia della partita aveva ricevuto la lettera ufficiale di istanza di divorzio di sua moglie, con la quale era in conflitto da parecchi mesi, divorzio che egli rifiutava di accettare.
I traumi sono attivi perché si manifestano nello Yang, riguardano in genere le parti esterne del corpo, come gli arti, la testa, il busto. Agiscono pertanto a livello delle energie difensive che circolano principalmente sulla superficie del corpo.
L’ubicazione della ferita diviene un’informazione essenziale per comprendere, ma la lateralità fornisce ulteriori elementi a tale comprensione.
Una slogatura al polso significa globalmente qualcosa, ma il fatto che si tratti del polso destro o sinistro preciserà ulteriormente tale significato.
È necessario sapere che quanto più la tensione è forte o quanto più dura da tempo senza essere stata «percepita», tanto più il trauma potrà essere rilevante, se non addirittura violento.
Del resto, non si rivelerà meno «positivo», ossia attivo, anche se conduce all’incidente mortale, nel senso che rappresenta un tentativo, talvolta estremo, di azione, di eliminazione, di mutamento delle cose.
È quindi chiaro che dovrà essere compreso e, se necessario, trattato di conseguenza. In caso contrario, rischiamo di imbavagliare un tentativo di soluzione talora vitale.
Chiusano San Domenico (AV) Leggi Tutto
Parlare di Francesco, e “descriverlo” in poche parole è IMPOSSIBILE!! Professionalità, competenza, spiegazioni “facili” e semplici di tante verità profonde che riguardano il proprio Sé interiore, disponibilità in tempi fulminei tenendo conto della sua mole di lavoro ed impegni, ti dà tutte le informazioni su ogni singolo integratore ecc... Non lo conosco neanche di persona, in quanto non sono, mio malgrado, andato nel suo studio. Mi viene da usare un SOLA parola: Lui è amore Àgape.