Cause….scatenanti
Una prima notizia specifica che viene da fonte ufficiale su tale correlazione è l’articolo scientifico A case of an effective application of probiotics in the complex therapy of severe type 1 diabetes mellitus and intestinal disbacteriosis, (“Un caso di efficace applicazione dei probiotici nella complessa terapia di un grave caso di diabete mellito di tipo 1 e disbatteriosi intestinale”) .
Qui sotto la traduzione dell’abstract dell’articolo:
L’articolo presenta un caso che mostra l’associazione tra la gravità del diabete mellito di tipo 1 ed il disordine del microbiota intestinale. Gli autori sottolineano che i segni clinici della disbiosi si manifestano soprattutto come disturbi del processo metabolico. Viene mostrata l’efficacia clinica della terapia con probiotici nel complesso trattamento della malattia.
Anche un articolo del Dr. Ruggero Grazioli, Medico chirurgo Specialista in Scienza dell’Alimentazione, conferma il legame diabete mellito e disbiosi. In esso infatti leggiamo che tra i sintomi della disbiosi si annoverano:
stanchezza, stato confusionale, cefalea, insonnia, dermatosi (acne, eczemi), intolleranze ed allergie alimentari , epatopatie, sintomi da ipertensione portale, diabete mellito, infezioni croniche mucose (cistiti, vaginiti, prostatiti), alterazioni psichiche
Anche il dottor Fortunato Loprete segnala il diabete mellito come conseguenza della disbiosi .
Ulteriore conferme della stessa relazione causale la troviamo nel già citato articolo del dottor Caporossi ed anche sul sito del centro medico di medicina biologica di Monza nel quale ci si riferisce all’insorgenza di “malattie metaboliche (diabete mellito, obesità, calcoli della colecisti, malattie cardiovascolari)” come conseguenze della disbiosi intestinale.
A conferma di quanto su affermato abbiamo l’articolo Gut microbiota, probiotics and diabetes (“Microbiota intestinale, probiotici e diabete”) nel quale leggiamo che la causa del diabete risiede almeno in parte nel microbiota intestinale e che, come conferma di tale ipotesi, l’utilizzo di probiotici nei pazienti diabetici porta a dei miglioramenti (aumento della resistenza insulinica, riduzione delle reazioni autoimmuni, anche in seguito alla diminuzione della permeabilità intestinale).
Nel suo libro del Come affrontare il diabete il dottor Giuseppe Nacci individua nella disbiosi la causa del Diabete Mellito e scrive che :
Nei pazienti diabetici in trattamento farmacologico, però, dove la terapia medica è mirata soltanto al mantenimento di livelli controllati di Glicemia e dove, quindi, i medicinali non rivestono alcun fine di guarigione dalla malattia, la questione è più delicata, poiché in questi casi bisognerebbe iniziare a sostituire i farmaci chimici di sintesi con particolari piante officinali mirate al ripristino delle normali funzionalità biochimiche dell’organismo.
Fra queste azioni di recupero è compresa anche, per i pazienti affetti da Diabete Mellito di Primo Tipo, la rigenerazione delle stesse cellule Beta del Pancreas: fatto questo non ancora dimostrato ma ritenuto teoricamente possibile, come pure, anche se non ancora provata, la possibile ripresa funzionale dei Glomeruli renali nei casi di Insufficienza Renale Cronica ai primi stadi, patologia presente in circa 1/3 di tutti i casi di Diabete Mellito.
Sul sito del dottor Giovanni Angilè troviamo scritto che il diabete può svilupparsi come conseguenza della disbiosi intestinale, ed anche la naturopata Laura Quinti menziona il diabete tra le malattie causate dalla disbiosi (oltre ad acne, mal di testa, malattie cardiovascolari, debolezza, malattie del fegato e delle vie biliari, insonnia, osteoporosi, reumatismi, disturbi ormonali).
In effetti questi professionisti si basano su una discreta letteratura scientifica, come mostrano i seguenti articoli.
– Gut microbiota in human adults with type 2 diabetes differs from non-diabetic adults (“Il microbiota in umani adulti con diabete di tipo 2 differisce da quello degli adulti non diabetici”) .
– A metagenome-wide association study of gut microbiota in type 2 diabetes (altro studio che conferma la presenza di disbiosi del microbiota intestinale nel diabete di tipo 2)
– Gut metagenome in European women with normal, impaired and diabetic glucose control (“Metagenoma intestinale intestinale in donne europee con controllo del glucosio normale, insufficiente e diabetico”).
– Gut microbiota in children with type 1 diabetes differs from that in healthy children: a case-control study (“Il microbiota intestinale dei bambini con diabete di tipo 1 differisce da quello dei bambini sani: uno studio caso-controllo”) . Nelle conclusioni di questo articolo leggiamo:
Le differenze significative osservate tra I due gruppi nel numero dei Bifidobatteri, Lactobacilli e Clostridi e nel rapporto tra Firmicutes e Bacteroidetes, può essere correlata al livello glicemico nel gruppo dei diabetici. Inoltre la quantità dei batteri essenziali per il mantenimento dell’integrità dell’intestino è risultata significativamente più bassa nei bambini con diabete che non nei bambini in buona salute.
– Transfer of intestinal microbiota from lean donors increases insulin sensitivity in individuals with metabolic syndrome (“Trasferimento del microbiota intestinale da donatori sani aumenta la sensibilità all’insulina negli individui con sindrome metabolica”) .
Questo articolo in particolare permette di chiarire il dubbio sul tipo di correlazione presente tra diabete e disbiosi, giacché si potrebbe pensare che la disbiosi sia una conseguenza delle alterazioni innescate dal diabete, ma tale esperimento mostra esattamente il contrario, visto che ripopolando l’intestino con microbi benefici si ottiene un miglioramento.
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