Errori alimentari
Prof. Shantih Coro:
Molti studi hanno dimostrato che chi ha il colesterolo elevato vive più a lungo, contrariamente a quello che è il pensiero comune, incluso quello di molti medici e nutrizionisti.
La risposta delle compagnie farmaceutiche è che questi numeri non sono accurati in quanto chi ha malattie infettive o cancro tende ad avere il colesterolo basso e anche se i livelli di colesterolo sono elevati, in questi soggetti, probabilmente l’HDL è elevato e l’LDL basso.
Il 13 di Giugno 2016, è stato pubblicato uno studio sul prestigioso British Medical Journal che rivedendo tutti gli studi esistenti, ha concluso che non esiste una correlazione tra LDL elevato e mortalità in persone oltre i 60 anni di età. Non solo, risulta che chi ha l’LDL elevato vive più a lungo. No comment
Prof. Mainardi
Non bisogna confondere LDL e HDL con il colesterolo, queste sono lipoproteine che veicolano il colesterolo, che essendo un grasso ha difficoltà a muoversi nel corpo umano.
Per l’80% il colesterolo è sintetizzato nel ns corpo a partire dell’acido acetico, che è ottenuto o nel colon dalla fermentazione delle fibre, o nel tenue dalla demolizione dei grassi.
Per digerire i grassi e ottenere gli SCFAs (di cui uno è l’acetico) occorrono i sali biliari, che sono ottenuti dal colesterolo. Senza i sali biliari, i grassi non sono trasfromati in SCFAs, aumentano i trigliceridi e viene il fegato grasso.
Non abbiamo solo l’LDl e l’HDL, ma tutta una famiglia di lipoproteine che vanno dalle VLDL (molto piccole) alla HDL (grandi).
Quando c’è un processo riparativo (infiammazione), le lipoproteine vi portano il colesterolo in quanto stimola una produzione locale di citochine anti-infiammatorie corrette, ovvero quelle capaci a ricostruire i tessuti.
Purtroppo le VLDL rimangano “bruciate” nell’ambiente infiammato (ossidate” e ne troviamo i cadaverini nelle placche di arteriosclerosi, che NON sono formate dal colesterolo, ne tanto meno dalle VLDL o LDL, ma sono calcificazioni che mettiamo per proteggere il vaso sanguigno dall’opera demolitiva delle citochine pro-infiammatorie.
Se il processo riparativo (infiammatorio) si prolunga nel tempo, in quanto siamo in infiammazione cronica, queste placche aumentano di spessore, fino a chiudere il vaso …
Ma perché diminuirlo?
Il tam tam contro il colesterolo è iniziato per lanciare sul mercato l’olio di semi, che lo abbassa, ma nessuno mai ha dimostrato che sia salutare abbassarlo, anzi… sempre più lavori dimostrano l’importanza di questo ormone, che per l’80% è sintetizzato nel nostro corpo mediante un enzima stimolato dall’insulina, quindi la maggiore produzione avviene quando mangiamo carboidrati, non grassi. il ghee è burro sobbollito, molto utile per conservarlo quando non si avevano i frigoriferi, fatto che ha portato anche a consumare latte acido…
Oggi penso che i frigoriferi siano presenti in ogni casa, il burro non cotto è un ottimo alimento, che è stato ingiustamente colpevolizzato di essere grasso e per questo aumentare il colesterolo, a tutto vantaggio di promuovere il consumo di olio di semi o peggio ancora di burri vegetali.
Ma l’80% del colesterolo viene sintetizzato da un enzima che è stimolato dall’insulina, quindi produciamo colesterolo quando mangiamo CARBOIDRATI, solo un 20% proviene dalla dieta.
Comunque avere poco colesterolo è PERICOLOSO per la salute, in quanto mantiene elastica la membrana cellulare. Sono i prodotti dell’ossidazione del colesterolo ad essere nocivi, con la vs dieta state AUMENTANDO il colesterolo in quanto diminuite l’ossidazione, e ne dovete essere contenti.
Le placche di arteriosclerosi si formano SOLO su tessuto infiammato!!!
Sfiammandovi diminuite le probabilità di formazione. Campagne alimentari, basate unicamente su interessi commerciali, ci hanno indotto a demonizzare cibi senza alcun supporto scientifico.
Per stare meglio dobbiamo aumentare la quantità di grassi buoni. E qui si ritorna al grosso limite delle diete che suddividono il cibo banalmente in proteine grassi e carboidrati, quando all’interno di queste categorie ci sono quelli buoni e quelli cattivi.
Si deve aumentare la conoscenza degli alimenti…Non sono un esperto della GAPS, anche perché blindata all’acquisto del libro, non è per spilorceria, ma di solito i libri sono più lunghi da leggere che gli studi scientifici.
Sicuramente mangiamo pochi grassi e troppa carne magra, tipo di carne che nessun carnivoro mangerebbe, e noi non siamo originariamente carnivori.
Sicuramente la carne dei piccoli animali è più digeribile di quella dei grossi erbivori, come la carne del vitello di oggi non ha più niente in comune con il vitello fatto crescere naturalmente.
Il burro crudo è un’ottima fonte di acido butirrico (SCFA) come l’aceto di acido acetico (altro SCFAs).
Mangiando uova e grassi aumentiamo il colesterolo proveniente dalla dieta (il 20% del totale), l’altro lo sintetizziamo mediante un enzima che è attivato dall’insulina, quindi quando mangiamo carboidrati semplici ad alto indice glicemico produciamo l’80% del colesterolo, ma questi ci infiammano l’intestino, questa infiammazione se diventa cronica va in giro, ed ecco che…le placche di arteriosclerosi si formano SOLO su tessuto infiammato.
Oggi ci sono in letteratura molti lavori che rivalutano l’azione positiva del colesterolo, le pubblicità televisive che sostengono che il colesterolo oltre 200 è pericoloso potrebbero essere denunciate come ingannevoli.
Un altro punto di non allineamento con la GAPS è sul disintossicarci. Abbiamo stupendi meccanismi endogeni con cui espelliamo non quello che ci fa male, ma quello che ci è inutile.
Una infiammazione li blocca, disinfiammando ripartono, ma non sono i patogeni, i metalli o altro a farci male, è la stessa infiammazione che ha fermato i processi escretivi……
Quando il colesterolo alto fa bene. Severi dubbi sulle statine dopo i 60 anni