Gli omega 3 sono i micronutrienti più studiati negli ultimi anni: i loro benefici sulla nostra salute sono incredibili e molteplici.
Difatti il paradosso degli esquimesi è la chiave di comprensione di come le modificazioni della nostra dieta negli ultimi 10.000 anni, abbiano inciso sull’insorgenza di tutte le malattie degenerative che coinvolgono la quasi totalità della popolazione mondiale.
La nostra quantità giornaliera di omega 3, può oggi essere raggiunta solo grazie ad integratori specifici (quali olio di pesce), perché altrimenti saremmo costretti, viste le quantità necessarie, a cibarci solo di pesce pescato.
Gli integratori consigliati contengono gli acidi grassi Epa e Dha,subito ingeriti dall’organismo, senza che il corpo s’impegni a sintetizzarlo dall’acido Ala.
Tale supplemento integrativo si rende necessario in quanto la nostra alimentazione moderna (basata su cereali, piatti pronti, carne di animali alimentati con cereali) ha aumentato a dismisura la quantità di omega 6.
Per bilanciare tali effetti nefasti, dobbiamo aumentare la dose quotidiana di omega 3 da far circolare nel nostro corpo.
Vediamo nel dettaglio i benefici riscontrati dall’utilizzo degli omega 3, in base alle numerose ricerche nazionali ed internazionali. Abbassano la pressione tramite la rimozione del sodio e la diminuzione della ritenzione idrica.
Hanno un effetto protettivo contro l’insorgenza di trombi, diminuendo l’aggregazione piastrinica e quindi anche il rischio d’infarto, fluidificando il sangue.
Contrastano il fenomeno aterosclerotico, rimuovendo i trigliceridi ed il colesterolo dalla pareti delle arterie, aumentando nel contempo la flessibilità dei vasi.
Hanno un effetto di “spegnimento” della risposta infiammatoria, prevenendo la sua cronicità, ottenendo altresì una diminuzione infiammatoria nelle malattie autoimmuni come l’asma, l’artrite reumatoide e la psoriasi.
Sono molto utili per contrastare l’infiammazione di muscoli e articolazioni. Hanno un effetto coadiuvante per la cura di malattie della pelle, come la psoriasi. Migliorano il funzionamento del sistema dell’insulina, mantenendo bassa la glicemia.
Hanno una funzione regolatrice del metabolismo del calcio (contrastano il fenomeno dell’osteoporosi).
Hanno un effetto diretto sul sistema nervoso (il cervello è composto principalmente di omega 3) migliorandone l’efficienza, con effetti antidepressivi.
Hanno un effetto di rafforzamento del sistema immunitario, facilitando la risposta immunitaria ed infiammatoria, in caso di ferite e infezioni.
Migliorano l’efficienza dell’organismo contro gli effetti dannosi dello stress. Hanno capacità antiossidanti e diminuiscono la produzione di cortisolo (per minor infiammazione dei tessuti), svolgendo una funzione anti invecchiamento.
Migliorano la funzione visiva, diminuendo anche il rischio di degenerazioni maculari. Svolgono un ruolo importante nel processo di dimagrimento, facilitando l’utilizzo dei grassi a fini energetici.
Hanno un ruolo fondamentale per la cura del tumore, diminuendo il rischio della sua insorgenza, inibendo, per chi ne è in cura, la produzione di metastasi, aumentando contestualmente il fenomeno del suicidio delle cellule malate (apoptosi).
Riportiamo i risultati di diversi studi clinici, tramite i quali è stata confermata l’importanza degli omega 3, per la nostra salute. In uno studio effettuato su 2.033 uomini (Diet Reinfarction Trial) con fenomeni di pregresso infarto, i volontari sono stati suddivisi in tre classi e seguiti per un periodo di due anni.
Al primo gruppo è stata diminuita la quantità di acidi grassi saturi che consumavano giornalmente; alla seconda è stata fornita un’alimentazione ricca di alimenti integrali (esempio cereali); alla terza è stata fornita una dose di omega 3.
Al termine del periodo, per le prime due classi non si sono riscontrati miglioramenti. Nel terzo gruppo è stata riscontrata una riduzione del 29% del rischio di morte.
In uno studio denominato Gissi Prevenzione, 11.323 pazienti che hanno subito un infarto, sono stati seguiti per 42 mesi. Al termine dello studio clinico è stata riscontrata una diminuzione (nella classe alla quale era stato somministrato un integratore di omega 3) della mortalità del 28% e una diminuzione del fenomeno della “morte improvvisa” del 45%.
Una ricerca dell’Agency for Health Care Research and Quality, ha dimostrato che l’assunzione di tre grammi di omega 3 al giorno a pazienti con trigliceridi alti, comporta una riduzione del 45% dei trigliceridi nel sangue (a confronto delle analisi precedenti l’assunzione).
In uno studio effettuato dal Dottor Zerouga nel 1997, è stato dimostrato che gli omega 3, entrando a far parte della membrana cellulare, modificano la flessibilità della parete esterna (rendendola più rigida), impedendo l’azione di deformazione necessaria alle cellule tumorali per attraversare l’endotelio delle vene ed iniziare la colonizzazione (effetto metastasi).
In un altro studio del 2008 (Das e collaboratori), è stato dimostrato che gli omega 3 rendono la membrana cellulare più permeabile, permettendo ai medicinali chemioterapici, di entrare nella cellula nella giusta concentrazione, inducendo l’apoptosi (alcune cellule tumorali invece impediscono l’accesso ai farmaci).
(Adriano Panzironi Vivere 120 Anni)