Parti usate: frutti (semi).
Si sconsiglia alle donne alle quali era stata sconsigliata la pillola.
È un albero d’origine cino-giapponese ma coltivato anche in Italia, i suoi frutti contengono un olio aromatico molto intenso. I semi o frutti dell’anice sono carminativi, digestivi e fanno parte dei “semi caldi” ed una delle sue indicazioni primarie è l’uso nell’aerofagia e nelle digestioni difficili.
Mitiga gli spasmi intestinali ed ha un’azione disinfettante sul tubo digerente. L’anice contiene un olio essenziale costituito principalmente da anetolo ed estragolo ed anche terpeni ciclici e fenolici.
Sono proprio questi principi attivi che danno una forte azione carminativa, stomachica, antispasmodica e stimolante della peristalsi, nonché un’azione antisettica e antifermentativa.
Da qui si può capire la sua utilità nei gonfiori intestinali, nel meteorismo e nell’aerofagia.
Azione terapeutica:
Digestiva, carminativa, antispastica.
Eupeptica, aromatizzante.
Balsamica, mucolitica, espettorante.
Utilizzo in MicroDose
Meteorismo, spasmi gastrointestinali, colon irritabile.
Dolori addominali, dispepsia, flatulenza, anoressia.
Tosse, catarro delle vie respiratorie.
Bronchite, tracheite con tosse persistente, coadiuvante nel prevenire gonfiori
intestinali da purganti, catarro bronchiale, pertosse, tosse spasmodica, colica flatulenta.
Uso Topico:
pediculosi, scabbia.
Sinergismi frequenti:
Menta piperita nella colica flatulenta.
Marrubio, Farfara, Symplocarpus foetidus e Lobelia nella bronchite.
Pruno serotino nella tracheite.
Nella scabbia l’oleolito (1%) può essere combinato con l’oleolito di Sassofrasso (1%), in base d’unguento
No con problemi mammari. Non elevare le dosi suggerite.
Infuso: un cucchiaino da tè per un bicchiere d’acqua bollente, coprire, lasciare in infusione per 10-20 minuti, dosaggio: tre tazze al giorno.
Si consiglia uso dell’OE per applicazioni esterne, o MicroDosi di O.E. non avendo barriere cellulari, penetra velocemente, svolgendo l’azione curativa senza danneggiare la mucosa gastrica.
Anice contiene estrogeni, se anche in minime quantità.
Si consiglia l’uso per: problemi digestivi e favorisce la montata lattea, allevia i disturbi della menopausa con la sua azione estrogena.
È usato per il trattamento d’alcune forme dei tumori prostatici come aggiunta alle cure convenzionali.
Recentemente si sono ottenuti buoni risultati terapeutici della pianta nel trattamento dell’epatite e cirrosi.
Si usa anche per aerofagia, gonfiore del ventre, emicranie digestive, palpitazioni, asma e bronchite (in pediatria).