Affaticamento surrenale

In linea generale, se qualcosa ti fa stare male a livello emotivo, è probabile che danneggi anche il tuo corpo e ti renda più vulnerabile alle malattie

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Tra i componenti fondamentali del sistema endocrino ci sono le ghiandole surrenali, piccoli cuscinetti di tessuto situati proprio sopra i reni.

Queste ghiandole producono ormoni d’importanza cruciale per la salute, per esempio l’adrenalina, il cortisolo e altri ormoni che a loro volta regolano la produzione di ormoni sessuali come gli estrogeni e il testosterone.

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Lo stress è un fattore scatenante per l’attività delle ghiandole surrenali, perché le induce a produrre una quantità extra di ormoni come l’adrenalina.

Questa sovrapproduzione è un’eccellente strategia di sopravvivenza, ma è congegnata per consentire al corpo di affrontare emergenze di breve durata, perché gli ormoni supplementari servono quando si presenta una situazione critica.

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Se lo stress si protrae per un lungo periodo – per esempio perché stai affrontando un fallimento finanziario, un divorzio, la morte di una persona cara o altri eventi che provocano un forte dissesto emotivo – le ghiandole surrenali sono costrette a una “iperattività” continua che le danneggia.

Essere sottoposti a uno stress particolarmente intenso, anche se per un periodo relativamente breve, può affaticare le ghiandole surrenali; un tipico esempio è il parto, che richiede enormi quantità di adrenalina.

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Infatti, le comunità mediche non sanno che la stanchezza e la depressione post-partum sono spesso dovute all’esaurimento delle ghiandole surrenali che, dopo le fatiche del parto, non riescono più a produrre quantità sufficienti degli ormoni giusti al momento giusto per far sì che la puerpera sia forte, vitale e felice.

Quando le ghiandole surrenali sono sovraccaricate, subiscono l’equivalente di un esaurimento nervoso e si comportano in modo irregolare.

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Alcuni praticanti di medicina alternativa ritengono che, quando si “esauriscono”, le ghiandole surrenali smettono semplicemente di produrre gli ormoni necessari.

È una semplificazione estrema del ruolo complesso che queste ghiandole svolgono minuto per minuto nelle reazioni emotive e negli adattamenti all’ambiente.

Quello che in realtà succede è che, invece di operare in maniera costante creando la giusta quantità di ormoni per ogni nuova situazione, le ghiandole esauste possono produrre quantità eccessive o insufficienti di ormoni, con un processo analogo alle forti oscillazioni d’umore di chi è affetto da un disturbo bipolare.

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Per esempio, quando le ghiandole surrenali sono fuori controllo perché rispondono con una reazione smodata a una situazione e t’inondano con una quantità eccessiva di adrenalina, può subentrare uno stato depressivo.

L’eccesso di adrenalina brucia a sua volta tutte le riserve cerebrali di dopamina, un ormone neurotrasmettitore che svolge una funzione vitale per la sensazione di felicità, e quindi ti senti depresso.

È questo comportamento incostante a causare gli estremi di produzione ormonale – talvolta sovrabbondante, talvolta insufficiente – che caratterizza l’affaticamento surrenale.

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Anche se non ne colgono tutte le sfumature, i praticanti della medicina alternativa sono molto più avanti della medicina ufficiale, che non riconosce nemmeno l’esistenza di questa malattia.

La verità è che l’affaticamento surrenale esiste fin dalla comparsa del genere umano; l’unica cosa che è cambiata è la sua portata pervasiva. Grazie ai ritmi incalzanti e alle condizioni di stress della nostra epoca, l’80 per cento delle persone sperimenta uno stato di affaticamento surrenale più volte nel corso della vita.

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I SINTOMI DELL’AFFATICAMENTO SURRENALE 

Se hai un affaticamento surrenale, potresti provare uno o più dei seguenti sintomi: debolezza, mancanza di energia, difficoltà di concentrazione, tendenza a entrare in confusione, scarsa memoria, difficoltà a compiere mansioni che un tempo svolgevi con facilità, raucedine, problemi digestivi, costipazione, depressione, insonnia, stanchezza anche dopo il risveglio, bisogno di riposare durante il giorno.

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L’adrenalina gioca un ruolo vitale nei sogni (per esempio, quando corri in sogno, le ghiandole surrenali vengono stimolate e rilasciano l’ormone), per questo nei casi estremi di affaticamento surrenale alcune persone non riescono a sognare abbastanza da soddisfare i bisogni della mente, dell’anima e dello spirito.

Nei casi molto estremi, alcune persone sono così deboli da non riuscire a stare alzate dal letto più di un paio d’ore al giorno. L’affaticamento surrenale spesso comporta delle conseguenze su altri organi e altre ghiandole.

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Per esempio il pancreas, quando deve lavorare più del solito per compensare l’ipoattività delle ghiandole surrenali, si infiamma e/o si ingrossa.

Il cuore deve lavorare più del solito per cercare di regolare livelli inconsueti di cortisolo e glucosio; e se nel corpo dilaga all’improvviso del cortisolo in eccesso che distrugge le riserve di glucosio, glicogeno e ferro custodite dal fegato, quest’ultimo dovrà lavorare più del solito per crearne di nuove.

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L’improvviso afflusso del cortisolo può provocare una condizione di squilibrio nel sistema nervoso centrale e nel cervello.

Anche un’insufficienza di cortisolo può portare scompiglio. Il cortisolo, infatti, svolge un ruolo chiave nel convertire i depositi di T4 conservati nella tiroide in un ormone utilizzabile, il T3, e consente al T3 di penetrare nelle cellule per “ricaricarle”.

Quando le ghiandole surrenali sono ipoattive, possono causare una penuria di ormoni a livello cellulare.

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In questo caso, benché la tiroide sia sana e le analisi nella norma, potresti avere i sintomi dell’ipotiroidismo, come aumento di peso, depressione, caduta dei capelli, sfaldamento delle unghie, sensazione di freddo, oscillazione dei livelli di glucosio nel sangue e una miriade di altri problemi.

Puoi avere questi sintomi anche se le tue ghiandole surrenali sono perfettamente sane ma la tua tiroide è malfunzionante. Oppure potresti avere un affaticamento neurologico a causa di un’infiammazione del sistema nervoso centrale provocata da virus come l’Epstein-Barr e l’herpes zoster (fuoco di Sant’Antonio).

Poiché esistono infinite cause per la perdita di energia, è difficile stabilire se hai un affaticamento surrenale basandosi solo sui sintomi elencati qui sopra. Per fortuna, però, ci sono altri indizi che possiamo cercare.

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ALTRI SEGNALI CHE INDICANO UN AFFATICAMENTO SURRENALE 

Se hai alcuni dei sintomi descritti nel paragrafo precedente e ti riconosci in due o più scenari descritti qui sotto, è possibile che tu abbia un affaticamento surrenale. Tendi a “crollare” nella prima parte della giornata e/o durante il giorno.

Come ho già detto, se i tuoi livelli ormonali non sono adeguati, puoi sentire il bisogno di sdraiarti e chiudere gli occhi ancor prima dell’ora di pranzo, anche se hai dormito la giusta quantità di ore la notte prima.

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Ti senti stanco a lavoro ma più energico quando torni a casa la sera.

Succede quando le ghiandole surrenali, essendo esauste, trattengono le loro limitate riserve di ormoni nel momento di maggiore stress durante il giorno per utilizzarle in caso di emergenza; poi le rilasciano quando torni a casa, un ambiente più rilassato in cui è meno probabile che si verifichi una crisi.

La sera sei esausto ma hai difficoltà ad addormentarti. Per prendere sonno, e soprattutto per entrare nella fase REM, occorrono gli ormoni prodotti dalle ghiandole surrenali.

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Se ne sei carente, è probabile che tu soffra d’insonnia, abbia un sonno troppo leggero e/o un sonno senza sogni. Non ti senti abbastanza riposato anche dopo una lunga notte di sonno.

Anche in questo caso, se non hai adeguate quantità di ormoni che alimentano la fase REM e i tuoi sogni, il sonno non è soddisfacente. Oltretutto, i bassi livelli ormonali ti privano di così tanta energia che ti senti debole a prescindere da quanto dormi.

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Continui ad avere una sudorazione abbondante anche dopo aver svolto mansioni poco impegnative. Questo sintomo è dovuto al fatto che il tuo sistema endocrino lavora a più non posso per compensare la carenza di adrenalina.

Hai sempre sete e non riesci a dissetarti, o hai sempre la bocca secca, o hai spesso voglia di sale. Questi sintomi sono causati dall’alto numero di elettroliti che vengono distrutti da un improvviso flusso di cortisolo nel sangue e nel sistema nervoso centrale. Acqua, bibite gasate, caffè e altre bevande non risolvono il problema.

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Devi ripristinare gli elettroliti bevendo qualcosa che contenga le giuste quantità di sodio, potassio e glucosio, per esempio acqua di cocco, spremuta d’arancia, centrifughe di sedano, o sedano e mela, oppure sedano e cetrioli.

Vista appannata o difficoltà a mettere a fuoco. Il sintomo è causato da un flusso di cortisolo in eccesso – che tende a disidratare ogni area che colpisce – in uno o più punti sensibili nell’area oculare, la quale richiede costante e abbondante idratazione. Altri sintomi sono le occhiaie scure o gli occhi infossati.

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Bisogno continuo di sostanze stimolanti. Se senti spesso la necessità di sostanze stimolanti per darti la carica – nicotina, caffè, bibite a base di caffeina, spuntini zuccherati come biscotti o merendine, o anche farmaci come le anfetamine – è probabile che cerchi istintivamente dei sostituti degli ormoni di cui sei carente.

Ma anche se queste sostanze ti danno una rapida carica di energia, “crolli” appena svanisce l’effetto. Per di più, costringendo le tue ghiandole surrenali a un lavoro eccessivo che le esaurisce, queste sostanze creano cicli di alti e bassi che aggravano ulteriormente le loro condizioni.

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PREVENIRE L’AFFATICAMENTO SURRENALE 

Il modo più efficace per mantenere forti e sane le ghiandole surrenali è evitare condizioni estreme e/o prolungate di stress e di tensione che le costringono a una sovrapproduzione di adrenalina.

Per esempio, se sottoponi il tuo corpo a sforzi eccessivi svolgendo diversi lavori e dormendo meno del dovuto, considera di eliminare qualche incombenza, se ne hai la possibilità, per concedere alle tue ghiandole surrenali il tempo di rimettersi in sesto e guarire – se non ti è possibile, seguendo i suggerimenti di questo capitolo sarai in grado di recuperare.

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Evita anche di assumere sostanze stimolanti, come farmaci o quantità eccessive di caffeina, che tendono a scatenare una “raffica” di adrenalina: ti faranno sentire bene temporaneamente, ma sul lungo periodo rischiano di logorare le ghiandole surrenali.

Un altro fattore che sottopone le ghiandole surrenali a una notevole tensione è un’emozione forte. Ciò non significa che devi evitare tutte le emozioni forti. Per esempio, se senti una gioia estrema, le tue ghiandole surrenali generano un ormone che fa bene al tuo corpo e non le logora.

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Ma se provi paura, le ghiandole producono una forma di adrenalina che è distruttiva e nel corso del tempo logora sia le ghiandole surrenali sia altre parti vitali del corpo.

A questo punto potresti chiedere: “Com’è possibile che alcune emozioni siano più benefiche di altre per il corpo? Le ghiandole surrenali non secernono la stessa adrenalina per rispondere a qualunque emozione?”. È ciò che ritengono le comunità mediche, ma si sbagliano.

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La verità è che le ghiandole surrenali producono cinquantasei miscele diverse per rispondere a emozioni e situazioni diverse. Nello specifico, producono trentasei varietà di adrenalina che rispondono a situazioni ordinarie della vita quotidiana (per esempio la sensazione di timore, camminare in fretta, liberare gli intestini, fare il bagno/nuotare, sognare) e venti per circostanze meno ordinarie (il parto, combattere un attacco fisico, un lutto).

In linea generale, se qualcosa ti fa stare male a livello emotivo, è probabile che danneggi anche il tuo corpo e ti renda più vulnerabile alle malattie; e se la situazione persiste, finisce per logorare anche le ghiandole surrenali.

L’ideale è quindi fare in modo che emozioni come la paura, l’ansia, la rabbia, l’odio, il senso di colpa e la vergogna emergano e si allontanino, invece di reprimerle o combatterle.

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Voltare le spalle alle emozioni dolorose per andare incontro a quelle gioiose è più facile a dirsi che a farsi. Per avere un supporto emotivo, puoi trovare una serie di aiuto come lo Yoga, Meditazioni e tecniche per la guarigione dell’anima”, ed esercizi per favorire l’equilibrio spirituale interiore, da utilizzare quando la vita sembra metterti a dura prova.

CURARE L’AFFATICAMENTO SURRENALE 
Se considerando i sintomi e gli scenari descritti fin qui ritieni di avere un affaticamento surrenale, non disperare. Puoi prendere provvedimenti concreti, come spiego qui sotto, per guarire le tue ghiandole surrenali e riportarle al loro vigore ottimale.

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Se si tratta di una forma lieve, puoi riconquistare un buono stato di salute in un periodo che va da uno a tre mesi.

Se è di media entità, ci vorranno da sei a dodici mesi. Se è grave, il processo di guarigione potrebbe richiedere da uno a due anni e mezzo.

Sulla durata del processo incidono anche altri fattori, come le condizioni generali di salute e la situazione esistenziale; per esempio, se sei in un perpetuo stato di crisi che continua ad affaticare le ghiandole, impiegherai più tempo per guarire.

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Ma a prescindere dal tempo che ci vorrà, quanto prima ti metti sulla via della guarigione, tanto prima comincerai a sentirti meglio e a ripristinare la salute delle tue ghiandole surrenali.

Cortisolo esterno: solo per emergenze Se sei in uno stato di crisi, un rimedio rapido è assumere un farmaco sostitutivo del cortisolo, per fornire al tuo corpo ormoni extra così da rimpiazzare quelli che non vengono prodotti dalle tue ghiandole surrenali ipoattive.

È il rimedio scelto dai medici, ma non è una soluzione ideale, perché nell’arco della giornata il corpo ha bisogno di una varietà di ormoni provenienti dalle ghiandole surrenali – e che differiscono per tipologia e quantità – per affrontare le diverse situazioni che gli si presentano.

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Prendere una pillola al mattino non è comparabile al funzionamento delle ghiandole surrenali, che rispondono attivamente ai bisogni del corpo in ogni momento. Inoltre, i farmaci a base di cortisolo sono immunosoppressori che indeboliscono il sistema immunitario, rendendoti vulnerabile a una serie di altri problemi.

Di conseguenza l’assunzione del farmaco è tutt’al più un rimedio temporaneo per farti andare avanti … e prendere tempo per curare le ghiandole surrenali nel modo giusto adottando le tecniche descritte qui sotto.

La tecnica dello spuntino: un piccolo pasto ogni ora e mezza o due molti di noi consumano tre pasti al giorno, relativamente pesanti, intervallati da lunghi digiuni. È un’abitudine nociva per le ghiandole surrenali, perché dopo un’ora e mezza o due i livelli di glucosio nel sangue calano, il che significa che hai esaurito gli zuccheri ingeriti con il pasto.

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Quando gli zuccheri nel sangue calano, le ghiandole surrenali sono costrette a produrre ormoni come il cortisolo per mantenerti “attivo”: ciò implica che, se affronti lunghe ore di digiuno, le sottoponi a uno sforzo costante senza concedere loro la possibilità di riposare. Il modo migliore per guarire le ghiandole surrenali è quindi fare pasti leggeri e bilanciati ogni ora e mezza o due: in altre parole, il tuo approccio al cibo deve essere quello del pascolo.

È fondamentale avere questa cognizione, perché le tendenze in fatto di diete orientano le persone nella direzione opposta. Seguire queste mode ci priva dell’opportunità di guarire dall’affaticamento surrenale.

La tecnica dello spuntino funziona perché i pasti frequenti mantengono costanti i livelli di glucosio nel sangue in tutto il corso della giornata, e finché i livelli di glucosio non calano le ghiandole surrenali non hanno bisogno di intervenire.

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Se si concede alle ghiandole di riposare, possono impiegare le energie per guarire e ripristinare il proprio funzionamento. Idealmente ogni pasto dovrebbe fornire un apporto bilanciato di potassio, sodio e zuccheri della verdura.

Tieni presente che in questo caso parliamo di zuccheri naturali provenienti dalla frutta, il tipo di zuccheri che contengono sali minerali e sostanze nutritive fondamentali, a differenza dello zucchero da tavola o del lattosio presente nei latticini. Ecco alcuni esempi di pasti ottimali per la salute delle ghiandole surrenali:

Un dattero (potassio), due bastoncini di sedano (sodio) e una mela (zucchero). Mezzo avocado (potassio), spinaci (sodio) e un’arancia (zucchero). Una patata dolce (potassio), prezzemolo (sodio) e cavolo riccio con limone spremuto (zucchero). Sia chiaro che puoi anche consumare pasti più abbondanti.

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Gli esempi che ho riportato qui sopra non devono essere sostitutivi della colazione, del pranzo e della cena; sono piuttosto degli spuntini che servono a mantenere costanti i livelli di glucosio nel sangue negli intervalli tra i pasti principali. Oltre a consumare pasti leggeri e frequenti, esistono alimenti specifici che possono aiutarti a curare le tue ghiandole surrenali.

Alimenti terapeutici 

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Alcuni frutti e alcune verdure aiutano a proteggere le ghiandole surrenali o ad accelerare il processo di guarigione rafforzando il sistema nervoso, riducendo le infiammazioni, alleviando lo stress e fornendo sostanze nutritive essenziali per il funzionamento delle ghiandole surrenali.

I cibi elencati qui di seguito sono alcuni degli alimenti migliori per invertire il decorso dell’affaticamento surrenale: germogli, asparagi, mirtilli selvatici, banane, aglio, broccoli, cavolo riccio, lamponi, more, lattuga romana e mele rosse.

Alimenti da evitare

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Se il tuo affaticamento surrenale è lieve, ti basterà seguire gli altri consigli presentati in questo capitolo. Ma se il tuo caso è di entità media o grave, sarebbe meglio prendere ulteriori provvedimenti temporanei fino a quando non ti sarai rimesso in sesto, evitando alimenti che sottopongono le ghiandole surrenali a uno sforzo e rallentano il processo di guarigione.

Da notare che molti dietologi raccomandano di consumare molte proteine animali, perché non si rendono conto di quanti grassi possono nascondersi anche in una bistecca di carne magra o perché pensano che quei grassi siano benefici, da non confondere gli acidi grassi a corta catena che sono invece alimento per il nostro Microbioma intestinale, acido butirrico, acido acetilico, e acido valerico.

I loro consigli sulle proteine animali possono sembrare molto persuasivi, perciò ti prego di stare attento: quei grassi sono nocivi per chiunque e lo sono in modo particolare per chi soffre di affaticamento surrenale.

L’alto apporto di grassi sottopone il pancreas e il fegato a un lavoro eccessivo e a lungo andare provoca resistenza all’insulina, il che impedisce al corpo di mantenere stabili i livelli di glucosio … il che a sua volta costringe le ghiandole surrenali a uno sforzo immane per produrre ormoni in modo da compensare.

Spesso i dietologi consigliano anche di eliminare i carboidrati dal regime alimentare. Ancora una volta, questo non è un rimedio benefico e può portare l’organismo a una forte tensione, perché il corpo ha bisogno di carboidrati per ricavare energia.

Seguire queste tendenze rallenta e ostacola il processo di guarigione dall’affaticamento surrenale. Assicurati di evitare diete così nocive e segui i consigli esposti in questo capitolo per rafforzare le tue ghiandole surrenali.

Anthony William

Antonella Agostini
Antonella Agostini
Pistoia
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Sono profondamente grata a Francesco, una persona che lascia un segno indelebile nel cuore per la sua professionalità e dedizione. Quello che mi ha particolarmente colpito in lui è la sua energia maschile, potente e vivace, che si fonde armoniosamente con una delicatezza e dolcezza quasi femminile. Fin dal primo incontro, mi sono sentita compresa e ascoltata, avvolta dalla sua amorevole forza. Ho cercato l'aiuto di Francesco per problemi di stomaco e intestinali, e già dai primi giorni successivi al nostro incontro, ho iniziato a notare un miglioramento costante e progressivo e mi sento vitale e serena. Un grazie di cuore Francesco ❤

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